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Festa dell'Unità: domenica chiude Matteo Renzi, contestazioni in vista

Salirà sul palco alle 16, insieme al Presidente della Regione Bonaccini e il Segretario del PD cittadino Critelli. Sono attese contestazioni, come si legge sull'evento pubblicato sui social network "Bologna sfiducia Matteo Renzi"

Sarà il premier Matteo Renzi, reduce da due voti di fiducia sulla legge elettorale, a chiudere la festa dell'Unità al Parco della Montagnola. Salirà sul palco alle 16, insieme al Presidente della Regione Stefano Bonaccini e il Segretario del PD cittadino Francesco Critelli.

Sono attese contestazioni al Presidente del Consiglio, come si legge sull'evento pubblicato sui social network "Bologna sfiducia Matteo Renzi": La sua presenza "avviene nel momento di minor consenso al suo governo di non eletti" si legge nella nota "sulla sua figura di uomo solo al comando si sta abbattendo infatti un dissenso sempre più diffuso e stratificato nella società, costretta a pagare una crisi economica di cui le sue politiche non rappresentano una risposta credibile".

Matteo Renzi, invitato a chiudere la "storica kermesse locale del Partito Democratico, tornata al Parco della Montagnola, che mai come quest’anno indica un evidente scollamento con qualsiasi livello di partecipazione e di consenso sociale, come dimostrato dalla paura e dall'intolleranza verso qualsiasi forma di contestazione".

Secondo i contestatori il Governo non ha dato risposte né con la “Buona Scuola”, che di “buono” avrebbe prodotto solamente l’unità di studenti e docenti che si stanno mobilitando contro l’attribuzione dei super-poteri ai presidi, l’aziendalizzazione degli istituti e dei sistemi di valutazione fino all’esclusione dalle assunzioni di migliaia di precari, tant'è che il Ministro dell'Istruzione Stefania Giannini qualche giorno fa ha lasciato il dibattito a causa delle contestazioni.

Per quanto riguarda il Jobs Act "che è riuscito ad eliminare le ultime tutele nel mercato del lavoro, istituzionalizzando lo sfruttamento e la ricattabilità, liberalizzando definitivamente il contratto a tempo determinato e l’apprendistato". Neanche gli interventi sull'economia convincono: "Lo Sblocca Italia" sarebbe "un ulteriore favore agli stessi speculatori ed affaristi che hanno già le mani in pasta sui grandi eventi e le grandi opere che devastano i territori e l’ambiente", nè il “Piano Casa che della sempre più crescente emergenza abitativa si preoccupa solo di criminalizzare le occupazioni abusive attraverso il noto art.5, che proprio qui a Bologna crolla sotto i colpi delle lotte sociali", scrivono.

Appuntamento alle 15 in Piazza XX settembre dunque contro "Renzi e la governance europea di cui fa parte" complici della costante "ecatombe nel mar Mediterraneo e nelle altre zone di frontiera di un’Europa, con il governo italiano in prima linea, che sceglie di rispondere militarmente al dramma umanitario provocato da guerre e conflitti".

 

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