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Riunione Fn: oltre 200 antifascisti contestano in Piazza Nettuno

Con lo slogan "Bologna antifascista"sono scesi in piazza per contestare la presenza degli esponenti di estrema destra in città. Merola: 'La nazionalizzazione dei diritti è una bestemmia anti-europea"

Mentre "Alliance for Peace and Freedom", il partito politico dell'estrema destra europea che fa capo a Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, si riuniva a porte chiuse in una sede "ignota", ieri sera in Piazza Nettuno è andato in scena il presidio di protesta. 

Con lo slogan "Bologna antifascista", che campeggiava anche sullo striscione, l'ANPI, i rappresentanti dei sindacati CGIL e CISL, del PD e del PCI hanno detto "no" alla presenza dei "vedovi e nostalgici dei negatori della libertà, neo-fascisti di vecchio e nuovo conio" ha tuonato Renato Romagnoli, presidente dell'Associazione Partigiani di Bologna. "Si sono riuniti al chiuso e fanno bene a vergognarsi, deve essere chiaro che noi presidiamo la libertà" ha detto Alessio Festi di CGIL.

"Forza Nuova è libera di riunirsi, ma vuole negare la libertà agli altri" ha detto il sindaco Virginio Merola ai cronisti "forze nazionaliste neofasciste sono in contrasto con il nostro ordinamento democratico" poiché sono "per la nazionalizzazione dei diritti, un ragionamento che va contro la nostra storia come città". 

Per il primo cittadino dunque "negare i diritti degli omosessuali delle donne, sostenere che bisogna dare la priorità ai bambini italiani nei nidi, è una bestemmi anti-europea" e comunque "l'estrema destra è una minoranza e rimarrà tale, nazionalizzare i diritti è quello che fece la Germania nazista e l'Italia fascista, proposte inaccettabili, non vogliamo che si ripresenti in forme nuove un passato al quale abbiamo abbondantemente già dato".  

Presidio antifascista in Piazza Mettuno

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