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Bignami: "Da una ferita (il degrado iniziale) siamo in una situazione di cancrena"

Il forzista parla di scelte sbagliate dell'amministrazione su diversi fronti, a partire traffico: "Dura far peggio di Colombo, ma la Priolo è disponibile solo in apparenza"

Il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, Galeazzo Bignami, risponde ad alcune domande sugli argomenti più sentiti dalla città e sui quali l'opposizione gioca tutte le sue carte: in primo piano il traffico, il passante di mezzo, la sicurezza e i diritti dei residenti anche nelle zone più 'difficili', ma anche il problema casa. Proprio ieri Bignami è intervenuto nel dibattito accoglienza in riferimento alle barricate di Gorino, che potrebbe non essere così distante 

Uno dei 'nodi' della città continua ad essere il traffico...

"Per quanto riguarda il traffico, difficile fare peggio di Colombo. L'assessore Priolo cerca di essere (ma lo è solo apparentemente) più disponibile al confronto, ma poi questa volontà non si traduce nei fatti. E’ sotto gli occhi di tutti ogni mattina e ogni sera negli orari di punta il caos intorno a zone come Porta San Felice, dove dopo l'aggiunta di semafori su via Saffi e restringimento delle carreggiate sui viali non si circola più. Idem viale Panzacchi, o in via Stalingrado dove gli spartitraffico creano delle code continue: vediamo interventi insensati che intasano il traffico privato e rallentano anche il trasporto pubblico. Certo, bisogna avere l'onestà di dire che alcune iniziative sono state tutto sommato positive, come i T-Days, seppur migliorabili, e che comunque hanno confermato la grande capacità di adattamento dei bolognesi.

Ma se fosse lei l'assessore alla mobilità, cosa farebbe?

"Cambiare mentalità all’Amministrazione: fluidificare il traffico non è poi un'impresa impossibile. Eliminerei per esempio molti ostacoli stradali come via Zanardi, la via Emilia, via Marconi. O in quei tratti in cui allargamenti di marciapiede ecosiddetti “golfi” ostacolano il passaggio delle automobili penalizzando lo scorrimento del traffico che poi penalizzano anche autobus e traffico come in via Marconi o in via Irnerio. Come è possibile che i bus, nonostante le tante preferenziali create, stiano in coda in mezzo alle auto private? E poi eliminerei tanti semafori in via Toscana, via Saffi, viale Filopantisolo per dirne alcuni". 

Cosa ci dice a proposito del Passante di Mezzo?

Al di là del calo degli investimenti che si riducono per circa 400 milioni rispetto al progetto iniziale, che significa 400 milioni di opere in meno, penso ci sia troppa fretta di portare a casa un risultato fine a se stesso. Non si è esplorata con la dovuta attenzione l'ipotesi passante Sud che pure è sostenibile, a meno di non voler dire che si può fare un tunnel sotto la manica, ma non a sud di Bologna. Anche perché l’allargamento dell’attuale tangenziale-autostrada comporterà ovviamente maggior traffico. Ma se carico di traffico la tangenziale e l'autostrada e gli svincoli restano quelli (perchè di fatto non sono mutabili... pensiamo a via Massarenti o via Zanardi o alla via Emilia) come posso pensare di risolvere il problema? E’ come se un fiume portasse più acqua, ma non gli si consentisse di scaricare adeguatamente. Per non parlare del fattore inquinamento che colpirà in primis chi vive nella zona vicina alla tangenziale. Dovevano essere installate due centraline ARPA al tempo della realizzazione della terza corsia dinamica ed invece nulla. "

Altra nota dolente e fulcro degli attacchi dell'opposizione, l'approccio al problema sicurezza, più sentito in alcuni quartieri e meno in altri...Le zone più chiacchierate del momento sono il Parco della Montagnola (dopo la minaccia di chiusura da parte del titolare del chiosco dei gelati) e, di nuovo, l'area di via Petroni e la zona U in generale. 

Intanto diciamo che la pedonalizzazione di Piazza Aldrovandi è di fatto un peggioramento annunciato della situazione della zona Universitaria. Questa azione temo andrà a creare una continuità di degrado tra Piazza Verdi e via Guerrazzi. Insomma, invece che risolvere i problemi, ne creiamo di nuovi. Come accadde dieci anni fa con la Bolognina o con la Montagnola. Era un parco frequentato dai bambini, dagli anziani, dalle famiglie. Io ci giocavo a pallone con gli amici, c’era chi dava le briciole ai piccioni, chi andava allo Sferisterio per giocare a basket... Poi hanno fatto la prima comparsa delle siringhe, le frequentazioni cambiavano, e dopo è diventato un luogo abbandonato: l'acqua nella fontana non c'è più, le statue sono pericolanti, la gelateria è l'unica attività commerciale del parco. Temo che neppure l'esercito e le Forze dell'Ordine di presidio siano sufficienti. Perché se prima il problema era 'a macchia' adesso è tutt'uno: dalla Stazione a Piazza XX Settembre, dal Pincio alla zona U. Da una ferita, che poteva essere il degrado iniziale, ora siamo in una situazione di cancrena. Che si estende sempre più verso il Centro: piazza dei Martiri era il salotto di Bologna e adessovediamo tutti come è ridotta.

Occupazioni e problema casa, l'ultimo sgombero quello di via Mario De Maria: quale la sua idea?

E’ necessario rivedere le politiche di accoglienza della città. Non si possono accogliere tutti. Da tempo c'è troppo lassismo e permissivismo, che qualcuno scambia per libertà di delinquere. Rivolgo un plauso al Questore per quel che ha fatto, e che andava fatto prima. Per questo sono amareggiato. Perché intervenire subito avrebbe dato altri effetti. Pensiamo all’occupazione dell'ex Telecom. Invece che sgomberare subito gli occupanti, si è aspettato. E cosi per risolvere il problema si sono spostati degli abusivi al Galaxy, con utenze e bollette pagate da tutti noi. Idem con l’XM di via Fioravanti. Ed invece basterebbe davvero poco per risolvere questi problemi. Non servono nuove leggi o nuove norme. E’ necessario avere la volontà politica di risolvere queste questioni. E soprattutto il coraggio.

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