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Bignami lascia FI: "Entro in Fratelli d'Italia senza ruoli. Per me nessun dialogo col PD"

Intervista a Galeazzo Bignami dopo il passaggio al partito di Giorgia Meloni: "Gratitudine nei confronti di Berlusconi, ma non credo sia possibile un dialogo con il PD, che noi in Emilia-Romagna conosciamo bene"

Galeazzo Bignami ha comunicato il suo passaggio da Forza Italia a Fratelli d'Italia. Lo ha fatto in un momento molto particolare della politica italiana, in piena crisi di governo e durante gli accordi fra Partito Democratico e Movimento 5 Stelle. Cosa ha portato il politico bolognese a questa decisione? Intanto a seguirlo sono già circa un centinaio, compresi i fedelissimi Marco Lisei e Francesco Sassone

Bignami, ha ufficializzato nelle ultime ore il suo passaggio da Forza Italia a Fratelli d'Italia: il fatto che lo abbia fatto in un momento politico così delicato non è un caso...

«In questo momento più che mai si sono rese evidenti alcune situazioni e ed è sotto gli occhi di tutti che sempre più esponenti di Forza Italia stiano dialogando con il Partito Democratico. Nonostante la grande riconoscenza nei confronti di Berlusconi per tutta la storia che ha scritto ho preso la decisione di dimettermi da Forza Italia per passare al partito di Giorgia Meloni, nel quale mi sento a casa e nel quale arrivo senza rivestire alcun ruolo». 

Al suo seguito probabilmente molti eletti di FI che la pensano come lei...

«Marco Lisei e Francesco Sassona sono i primi, Poi ci sono i dirigenti eletti, un centinaio se dovessi fare un calcolo così, non precisissimo. C'è radicamento e storie di persone di valore». 

A proposito, come la pensa esattamente? O meglio, quali le incompatibilità con il partito a cui ha appena detto addio?

«La parola "incompatibilità" è eccessiva, ma come ho già anticipato, respingo il pensiero di un avvicinamento al PD da parte di un certo centrodestra. Inoltre in chiave locale noi conosciamo molto bene il modo di governare dei dem: una politica sul territorio autoreferenziale». 

A breve ci saranno le elezioni regionali: quali sono le sue previsioni? 

«Le previsioni sulle sorti dell'Emilia-Romagna rispecchiano i risultati delle ultime urne, che parlano di un cambio della guardia. In sostanza credo che le regionali daranno spazio alle coalizioni di centrodestra». 

In questo particolare periodo storico la politica è mutevole e cambia da un giorno con l'altro: secondo lei quale è la causa di ciò? Colpa degli elettori, dei social, delle strategie politiche...cosa pensa?

«Certamente il passaggio fra Matteo Renzi e i 5 Stelle è stato un evento che nessuno si aspettava e per alcuni partiti è molto difficile da digerire. Il centrodestra è costante da 25 anni, al contrario di tanti altri. Per quanto riguarda i mezzi di comunicazione e le loro specifiche dinamiche, penso che i social siano una fonte diretta di comunicazione che elimina filtri intermedi. Non penso ci siano particolari fenomeni manipolativi, ognuno dice la sua e poi i giornali e i siti di informazione hanno la funzione di offrire uno sguardo oggettivo...»

Se dovesse scegliere qualcuno da avere al suo fianco in questa nuova avventura chi sarebbe?

«La persona che vorrei al mio fianco in questo momento non c'è più. Era mio padre, Marcello Bignami. Non so quanto pagherei per avere dei consigli da lui e spero di avere la stessa coerenza che ha dimostrato lui».

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