Galliera, fronda interna sfiducia il sindaco
Comunicato Stampa
Colpi di scena a raffica nell'ultimo consiglio comunale del 2013 a Galliera. Andavano in discussione, oltre ai disservizi sulla raccolta porta a porta su richiesta della minoranza, ben tre fondamentali delibere sui conferimenti all'Unione di nuovi servizi e funzioni: la revisione dello Statuto, i conferimenti dell'ufficio di piano distrettuale e, soprattutto, quello dei servizi socio-scolastici e culturali. Tre consiglieri di maggioranza hanno votato polemicamente contro i primi due punti, facendo oltretutto mancare quorum per lo statuto e portando musi lunghi in sindaco ed assessori.
Dopo sono iniziati, veramente, a volare gli stracci: la spaccatura è emersa dirompente sul terzo punto, quella dei servizi sociali, con la presentazione da parte dei consiglieri di maggioranza Zoboli, Fantoni e Pascale di una richiesta di rinvio della trattazione al prossimo mandato, rimandandone quindi la deliberazione a dopo le elezioni amministrative 2014, ritenendo inaccettabile che una simile decisione - oltretutto di portata davvero significativa e con ricadute sui servizi alla cittadinanza - venga presa al termine di un mandato amministrativo e senza la opportuna condivisione e discussione.
Diego Baccilieri, capogruppo di minoranza di Uniti per Galliera commenta sconcertato "Mai vista una cosa del genere. Noi eravamo pronti ad evidenziare le nostre perplessità sul merito tecnico e politico e motivare la nostra astensione sul punto: il suicidio politico della maggioranza ce lo ha impedito. Siamo di fronte ad una vera e propria implosione.".
Il crollo politico è davvero enorme - specie per la portata dei provvedimenti in discussione - oltre che per gli attacchi della componente renziana guidata da Maurizio Lodi e, specialmente, per il fatto che è già avvenuta una cosa analoga sull'uscita dalla società gestrice della discarica: allora fu la maggioranza a votare il rinvio chiesto da Uniti per Galliera ed a bloccare tutto.
Il consigliere regionale Galeazzo Bignami, che ha seguito direttamente tutta la tematica dei conferimenti e si è opposto alla fusione dei Comuni, commenta "Improvvisazione ed impreparazione: siamo nelle mani di maggioranze che non sanno fare neppure i conti di presenti ed assenti e si votano contro tra di loro. Sono temi troppo importanti per i cittadini per lasciarli nelle mani di questi amministratori".