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Consulta Famiglia. Arriva l'Ok: si apre alle Associazioni Gay

Caviano dice sì e ammonisce i cattolici: "auspico vi sia da parte di tutte le associazioni senso di responsabilità perché la consulta si formi con sentimento inclusivo, senza aprioristiche prese di posizione"

Alla fine, dopo dispute e reticenze, arriva il sì: la Consulta delle Famiglia apre anche alle Associazioni Gay che ne avevano fatto richiesta. A comunicarlo è il presidente della Presidente della commissione Politiche sociali del Comune di Bologna, Pasquale Caviano (Idv) in una nota: "E' terminato l'iter proceduale per decretare l'ammisibilità alla consulta delle associazioni che ne hanno fatto richiesta. A questo punto procederò alla convocazione delle associazioni per la settimana prossima, nella data che mi sarà indicata dalla segreteria generale. Tutte le associazioni che hanno fatto richiesta sono state ritenute idonee, quindi non vi sarà nessuna preclusione".

"Non vi sarà nessuna preclusione - ha continuato Caviano - Auspico a questo punto vi sia da parte di tutte le associazioni grande senso di responsabilità perché la consulta si formi con sentimento inclusivo e possa iniziare a lavorare nel migliore dei modi senza aprioristiche prese di posizione da parte di alcun componente".
Il riferimento è alle dieci associazioni di ispirazione cattoliche che lunedì avevano diffidato lo stesso Caviano dal convocare la Consulta 'allargata' alle due associazioni vicine al mondo gay (Agedo e Famiglia arcobaleno) che avevano chiesto di aderire. La prima convocazione era saltata per motivi tecnici legati all'ammissione o meno di un'altra associazione, esterna alle polemiche. Ieri, le associazione per i diritti gay, avevano annunciato un presidio in piazza Nettuno per rivendicare la loro partecipazione all'organismo, contro le ingerenze cattoliche e le titubanze politiche.
 

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