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La Giorgetti ci riprova, nuovo consiglio a giorni. Tomassini: “Candidatura imposta dall’alto”

La pausa di riflessione è stata breve e Ilaria Giorgetti, non eletta alla presidenza di Santo Stefano per il "no" di Tomassini e compagni torna in consiglio. Berselli: "Ci ripensino!"

Dopo la mancata elezione di venerdì pomeriggio alla presidenza del quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti non si ritira e dà un nuovo appuntamento per il voto entro la fine di questa settimana, sperando che i “disobbedienti” del Pdl, con in testa Lorenzo Tomassini, rinsaviscano. La pausa di riflessione dunque è durata giusto il tempo di un fine settimana e i disaccordi del centrodestra rischiano di cedere al centrosinistra l’unico quartiere conquistato alle Amministrative.

IL PRESSING. Lorenzo Tomassini, il “pidiellino ribelle” intervistato dal Resto del Carlino spiega come le indicazioni siano arrivate dall’alto: "Sono stato pressato dai parlamentari. Il ministro Sacconi ha pregato di farmi sapere che se io e i miei non votiamo la Giorgetti abbiamo finito con la politica. Me l’ha detto Bettamio e me l’hanno confermato altri due onorevoli”.

BERSELLI. “Chi non ha votato la Giorgetti non sarà mai più ricandidato” dice Berselli riferendosi a De Dominicis (nella foto) e ad Alcione (che si sono alzati e sono usciti dall’aula), ma anche al “mandante”, il consigliere comunale Lorenzo Tomassini. “Per Santo Stefano – continua – c’è solo una candidato, la Giorgetti e spero che chi ha votato contro ci ripensi, altrimenti si va a nuove elezioni”.

CARELLA DAL WEB. Il consigliere Daniele Carella utilizza Facebook per ribadire la sua posizione pro-Giorgetti e rimproverare i colleghi di partito: “Un partito che non onora gli impegni presi con le persone che lo compongono non è e non sarà mai un partito credibile e autorevole e non potrà mai aspirare seriamente a vincere le elezioni”. Dal consigliere nazionale di parità del ministero del Lavoro Alessandra Servidori, un duro rimprovero ai “ribelli” bolognesi il cui atteggiamento è stato “vergognoso”.

DAL QUARTIERE PORTO. Ha qualcosa da dire anche il consigliere del quartiere Porto Marco Mingrone e si scaglia contro la dirigenza “Ripiegata su se stessa, unicamente preoccupata di non dare dispiacere a Roma e, quindi, di non pregiudicarsi rielezioni o progressioni in carriera. Il tema è tutto qui”.


 

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