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Governo Monti. PdCI-FDS: "Si vada alle elezioni in difesa del popolo"

"Nuovo esecutivo tecnico al via con il santo consenso della BCE e del FMI", così Rifondazione Comunista stigmatizza il nuovo assetto del Governo e pronostica una "nuova manovra lacrime e sangue per studenti, pensionati, lavoratori..."

Ore decisive per la nascita del nuovo esecutivo tecnico capeggiato dal Professor Mario Monti, "con il santo consenso della BCE e del FMI", così Rifondazione Comunista stigmatizza il nuovo assetto del Governo lanciando sferzatine a destra e manca sull'atteggimanento dei partiti.
"In questo quadro è chiara la strategia del PDL, - puntualizza in una nota Giovanni Venturi esponente PdCI_FDS - o almeno una gran parte del PDL legata ancora a Berlusconi, ovvero,  approvata la manovra economica, assecondando le richieste di BCE e FMI, demandare al Prof. Monti l'attuazione di una ulteriore mega-manovra lacrime e sangue, per poi staccargli la spina al momento opportuno e andare alle elezioni anticipate, meglio organizzati e con una ripulitina al vestito.
Meno chiara è quella dell'opposizione parlamentare, che sembra aver paura del voto e indica il governo tecnico come il salvatore della patria che può governare fino al 2013 addirittura. PD, IDV, SEL, UDC, FLI, PDL, i nuovi responsabili, sostenitori del: prima l'Italia poi il Partito."

Venturi si interroga "Ora che il commissariamento del nostro Paese da parte della UE è un fatto acclarato, non rimane altro al popolo italiano di aspettare che il Governo tecnico, con la bacchetta magica metta tutto in ordine, dal debito pubblico, al ripristino di credibilità nei confronti dei poteri forti della finanza. Viene da chiedersi come farà?".

MANOVRA DURA. Poi l'attenzione di Rifondazione cade sulla nuova Manovra e i timori suoi possibili duri contraccolpi: "La già annunciata manovra finanziaria che elaborerà il prof. Monti sarà una manovra dolorosissima, e il suo 80% graverà sulle spalle di lavoratori, pensionati, operai, studenti, estremamente rispettosa delle indicazioni della BCE." Inoltre - aggiunge Venturi - in tutta la situazione emergerebbe un problema intorno al concetto di democrazia, infatti: "La drammatizzazione intorno allo spread, dei nostri titoli di Stato, dimostra come un governo, eletto da libere elezioni,  che sia di destra o di sinistra, può essere messo in ginocchio dai poteri forti finanziari e non solo dalla volontà popolare, il tutto alla faccia di ogni concetto democratico.".

ELEZIONI. Da qui, dunque, per Rifondazione si aprirebbe la necessità di andare al voto in difesa della sovranità nazionale: "Proprio per la gravità della attuale situazione economica, per le scelte decisive da intraprendere, per il futuro del Paese, impongono che il Governo sia suffragato dalla piena sovranità popolare. Un consenso che può esprimersi solo attraverso una consultazione elettorale, proprio come accadrà a breve in Spagna. Perché questo percorso democratico va bene per la Spagna e non per l'Italia?"

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