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Imola, Manca non si dimette, le opposizioni: 'Non faccia il martire'

In una intervista alla stampa locale il primo cittadino dichiara di non temere per eventuali riperscussioni non rispettando la normativa

Il sindaco Daniele Manca, intenzionato a concorrere per la carica di deputato, ha annunciato che non si dimetterà dalla carica, come prevede la normativa a riguardo. A darne notizia è lo stesso Manca, attraverso una intervista comparsa questa mattina sulla stampa locale.

"Quella causa di ineleggibilità (l'obbligo di dimettersi entro 180 giorni dalla scadenza naturale della legislatura, ndr) è sempre stata bypassata negli ultimi 20 anni –sottolinea Manca sul Carlino di Imola– e mai considerata rilevante". Manca argomenta la decisione con la necessità di continuare ad amministrare il municipio che lo ha eletto in prima battuta. Una scelta, quella di non procedere con le dimissioni, che Manca fa capire rimanere effettiva almeno fino allo scioglimento delle camere.

Immediate le reazioni delle opposizioni: "Non ci racconti, il Sindaco alla ricerca di un posto a Roma, che questo temporeggiare è a favore della Città ma dica chiaramente che aspetta il momento propizio e più vicino alle scadenze elettorali per le elezioni politiche" polemizzano i vertici locali della Lega Nord.

"La cosa che lascia veramente basiti -replica invece il consigliere di Forza Italia Nicholas Vacchi- è come Manca si autoproclami martire per la città, ricordando di avere rinunciato alle regionali nel 2014, l'anno dopo essere divenuto sindaco nel secondo mandato​​".

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