rotate-mobile
Politica

Lavoro: pronti a lottare se si seguirà l'esempio di re franceschiello "facimme a moina "

Il civico Stefano Aldrovandi e la sua battaglia in Consiglio Comunale sul tema dell'occupazione

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

L'intervento in Consiglio Comunale del Nostro Presidente Stefano Aldrovandi sul lavoro , le prime 5 mosse che devono essere fatte

Seguendo l'invito alla collaborazione ecco le prime 5 mosse che devono essere fatte.

1) il PIL di Bologna vale più o meno 17.000 milioni di Euro.

Il Comune direttamente muove , assieme alle partecipate sulle quali ha posizioni di influenza compreso il loro indotto, circa 5.800 milioni di Euro; è il più grande imprenditore in campo. Inimmaginabile quindi una mancanza di azione diretta . A titolo di esempio accenno a circa 200 milioni di euro di investimenti immediatamente attivabili nel settore dell'Ecologia( sono più o meno circa 2.500.000 di ore di lavoro)

2) la qualità infrastrutturale del territori è modesta mentre una grande possibilità di modernizzazione è alle porte: il cablaggioin fibra ottica.

Tralasciando l'evidente aumento di competitività che il territorio maturerebbe nel suo insieme , si tratta di circa 200 milioni di euro di nuovi investimenti che generano circa 1.300.000 di ore di lavoro Il Comune può e deve avviare immediatamente questo processo , che non richiede nuova

finanza comunale , ma la sola valorizzazione del proprio patrimonio infrastrutturale.

3) Un sostegno concreto alle imprese :

il settore dell'edilizia è in ginocchio , mentre sappiamo che questo è generalmente il settore sul quale si può riavviare immediatezze il Lavoro. Senza consumo di nuovo territorio sono possibili ristrutturazioni ed ammodernamenti del Patrimonio esistente. Non esiste problema di domanda , ma principalmente mancanza di finanza sia del singolo privato sia delle imprese edili .

Poi le nuove iniziative industriali o le ristrutturazioni industriali necessitano di capitale fresco. Il Comune può, utilizzando il proprio patrimonio, fornire la strumentazione finanziaria sia per permettere l'anticipazione del vantaggio fiscale che la normativa permette, sia un sistema di garanzie remunerate per facilitare nuova finanza. Tutto questo anche valorizzano il proprio Patrimonio che ora ha rendimenti trascurabili.

4) Il Bilancio Comunale ha liquidità ma è stretto dalle regole del Patto di Stabilità . Vanno ricercate , e ve ne sono, tutte le possibilità di anticipare finanza future per opere straordinarie di manutenzione di cui la città abbisogna principalmente per accrescere una fonte di sviluppo come il Turismo.

5) Infine senza una riforma del Welfare per lenire i bisogni delle famiglie bolognesi, da subito, ogni ripresa non farebbe che accentuare le differenze sociali e generazionali che in queste anni sono esplose. Bisogna buttare via il progetto di fusione delle ASP e attivare da subito una nuova collaborazione pubblico privato sul settore. E possibile. ed esiste un progetto che con alcune sperimentazioni ha dimostrato che questo può avvenire.

Quindi stiamo a vedere , pronti a collaborare ma pronti ad combattere e lottare se si tenderà a seguire l'esempio di re Franceschiello, "facimme a moina "

Per questo abbiamo pensato ad un mazzo di fiori al Sindaco ( nel linguaggio dei fiori il tulipano bianco significa richiedere dignità nei rapporti) come incoraggiamento, ma nel contempo ad un preciso monito di persone che,nel solo interesse dei cittadini di oggi e di domani ,vigileranno.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Lavoro: pronti a lottare se si seguirà l'esempio di re franceschiello "facimme a moina "

BolognaToday è in caricamento