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Legge di stabilità, un massacro per i sindacati. Squinzi: "Così non fa ripartire l'Italia"

Scioperi in vista come annunciano i sindacati da Bologna. Il presidente di Confindustria al SAIE: "Smentisco nel modo più assoluto di aver ricevuto telefonatacce da Palazzo Chigi"

Reazioni al vetriolo nei confronti della Legge di Stabilità. "Eravamo già molto in crisi col decreto sulla stabilizzazione dei precari, si è aggiunta la legge di stabilita' che sul lavoro pubblico è massacrante. Dico scherzosamente Prendo un anno sabbatico, perche' non sappiamo cosa fare". E' amaro il commento di Rossana Dettori, segretario generale della Fp Cgil, a Bologna per un attivo della Cgil regionale. Il segretario della funzione pubblica ha ricordato che nel settore si blocca il rinnovo dei contratti, l'indennità di vacanza contrattuale e il turn over. "C'è poi la spending review - ha aggiunto - che ovviamente colpirà in maniera particolare i servizi. Questa manovra attacca il lavoro pubblico, ma in più indebolisce i diritti di cittadinanza perché l'effetto vero sarà la riduzione dei servizi pubblici. O il governo la modifica, o la risposta unitaria sarà molto dura. Dalla mobilitazione, e non escludiamo lo sciopero generale".

PER LANDINI LO SCIOPERO E' NECESSARIO. Siamo di fronte al fatto che c'e un processo di deindustrializzazione. Questa manovra non interviene su questi temi. E' evidente che adesso e' il momento, se uno vuol difendere il lavoro e il sistema industriale, di muoversi e agire''. Così il segretario generale Fiom Maurizio Landini ha ribadito a margine di un attivo Cgil a Bologna la richiesta di uno sciopero generale, definendolo ''assolutamente necessario''.

LA PROPOSTA DI SCIOPERO AL SETTORE METALMECCANICO. ''Abbiamo proposto di fare uno sciopero dei metalmeccanici - ha aggiunto Landini spiegando che questa proposta sarà al centro di un incontro lunedi con Fim e Uilm - Poi se c'è uno sciopero generale di Cgil Cisl e Uil facciamo quello di Cgil Cisl e Uil. Non mi pare che ancora ci sia". ''Noi lo proponiamo ai metalmeccanici, perchè pensiamo che a partire da noi c'è bisogno di farlo. Poi se si allarga a tutti, e' chiaro che lo facciamo assieme a tutti. Se Cgil Cisl e Uil proclamano lo sciopero generale - ha concluso - io sono d'accordo e lo sto chiedendo''.

SQUINZI IN CITTA' PER IL SAIE. La speranza del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, a Bologna nella seconda giornata del Saie, è che il dibattito parlamentare e la conversione definitiva della legge di stabilità possa migliorarla. "Ci auguriamo che questo sia sufficiente a far cambiare un po' la faccia di questa manovra, che da quel che abbiamo visto finora non farà ripartire il Paese".

NIENTE TELEFONATE DA PARTE DI LETTA, A BREVE IL CONFRONTO. Smentisco nel modo più assoluto di aver ricevuto telefonatacce da Palazzo Chigi. Tra l'altro lo stile personale di Enrico Letta non è di questo genere. Se dobbiamo dirci qualcosa, lo facciamo in modo molto civile e urbano". Così il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, ha smentito le indiscrezioni di stampa circa una telefonata di critiche del premier. Squinzi ha ricordato che Letta è volato negli Usa "e non penso che avremo un contatto diretto tra oggi e domani. Nei giorni successivi ci confronteremo".

Nei prossimi giorni, probabilmente lunedì, ci sarà l'incontro tra le segreterie unitarie che decideranno le iniziative. Noi attendiamo quel giorno per immaginare quali da fare a livello unitario, sapendo che dal momento in cui non ci saranno le condizioni ovviamente la Cgil dovrà decidere come rispondere, da una parte con una iniziativa di lavoratori e pensionati, e dall'altra su come seguire l'iter parlamentare, visto che lo stesso governo continua dire che sarà determinante". Così Elena Lattuada, della segreteria Cgil, a proposito dell'ipotesi di sciopero generale, a Bologna a margine di un attivo del sindacato regionale. A chi le ha chiesto se uno sciopero non sarebbe troppo oneroso per gli italiani già provati dalla crisi, Lattuada ha spiegato che "c'e' sempre stato nel movimento dei lavoratori una grande dimostrazione di decisione sulle cose da fare, ma non c'e' ombra di dubbio che uno sciopero generale in questo momento significherebbe chiedere l'ennesimo sacrificio. Credo che dovremo valutare tutte le opportunità, non escludendo anche questa ipotesi in un percorso che però è di confronto". Lattuada ha sottolineato il valore dell'unitarietà: "si tratterà di valutare quali sono le mosse migliori per cambiare la manovra, in fondo lo sciopero (se ci sara') è evidente che sarà in funzione di cambiare la legge di stabilità".

L'AD DI FERROVIE DELLO STATO A BOLOGNA. La legge di stabilità mi pare abbia dato un'inversione di tendenza rispetto agli anni precedenti. Ci sono delle importanti disponibilità finanziarie e non era scontato che venissero confermate. E vi sono anche delle provviste in più'' per Ferrovie. Così l'amministratore delegato Fs, Mauro Moretti, ha commentato la manovra a margine dell'inaugurazione di Expo Tunnel alla Fiera di Bologna. L'unica cosa che manca è, per l'ad, relativa alla parte della manutenzione straordinaria ''e di questo parleremo col governo. Per il resto abbiamo avuto una risposta importante per i lavori più importanti che si stanno facendo in Italia tra cui i grandi corridoi europei nel nord e nel sud del paese''.

SQUINZI SU ALITALIA. L'operazione di salvataggio di Alitalia grazie all'intervento di Poste Italiane "è una cosa molto complessa. Credo sia fondamentale per la compagnia avere un piano industriale credibile. Si salva e si recupera se c'è un piano per la competitività, senza dimenticare che purtroppo nella situazione mondiale del trasporto aereo una compagnia come Alitalia e un Paese come l'Italia sono forse troppo piccoli per giocare da soli". Così da Bologna il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Quanto alle modalità di salvataggio, Squinzi è tornato a ribadire di essere "sempre molto perplesso di fronte a questo tipo di interventi".

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