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Stop alla manifestazione LGBT? Merola: 'Eventi politici che si trasformano in feste non autorizzate'

'Decisione sofferta di denunciare chi ha organizzato un evento senza autorizzazioni al Cassero di Porta Santo Stefano', scrive Merola. Schermaglia destinata ad acuirsi visto che il 21 maggio è prevista la manifestazione nazionale transfemminista

"Apparentemente sono tre storie tra loro slegate, invece io ci vedo molti elementi somiglianti. La nostra scelta di impedire la vendita di alcolici in vetro di sera in alcune zone della città, la decisione assai sofferta di denunciare chi ha organizzato un evento senza autorizzazioni domenica scorsa al Cassero di Porta Santo Stefano, e la volontà di ribadire con forza che le unioni omosessuali saranno celebrate nello stesso luogo nel quale saranno celebrati i matrimoni eterosessuali descrivono molto bene che idea di città e che idea di sinistra abbiamo in testa per il futuro". Così su Facebook il sindaco 'uscente' Virginio Merola commenta gli ultimi eventi e sopratutto replica alle critiche sui nuovi provvedimenti in materia di vendita di alcol e di manifestazioni.

Dopo il festival punk hardcore "Bologna brucia" davanti ex sede sgomberata di Atlatide, domenica scorsa, il traffico e le proteste degli automobilisti, con il Comune costretto ad annullare le multe, il sindaco sottolinea che "A Bologna le manifestazioni politiche saranno sempre accolte con rispetto" mentre quelle "annunciate come politiche che si trasformano in feste senza autorizzazioni sono violazioni di legge che non hanno nulla a che vedere con la violazione dei diritti politici". 

La Presidente del Quartiere Santo Stefano Ilaria Giorgetti, acompaganata dalla candididata sindaco Lucia Borgonzoni, aveva incontrato il questore e ieri ha presentato un esposto ai Carabinieri, quindi il caso è destinato ad arrivare in Procura: "Valuteremo tutto, una volta ricevuti gli atti del Comune e della Questura" ha commentato il Procuratore aggiunto Valter Giovannini. 

Una schermaglia destinata ad acuirsi visto che il 21 maggio è stata organizzata una manifestazione nazionale transfemminista dalle 15 in Piazza del Nettuno e diversi esponenti del centro-destra hanno già annunciato un presidio. “Visto il ripetersi, da parte degli stessi soggetti, di richieste di manifestazioni politiche che puntualmente sfociano in party illegali con disturbo ai cittadini e ai residenti – aveva dichiarato Merola – credo sia opportuno non autorizzare altre manifestazioni di questa natura”. Dunque l'evento non si terrà? "Io ho un'altra idea e la difendo con forza. La Bologna che vogliamo è una città dove i diritti si allargano, le regole si rispettano, la legge è uguale per tutti", conclude. 

VENDITA ALCOL. "Chiunque pensi che bisogna tutelare il commercio abusivo e non stare dalla parte di chi paga le tasse, chiunque ritenga che avere le autorizzazioni per organizzare gli eventi sia un optional per alcuni cittadini che vanno esentati, mentre tutti gli altri devono avere tutto in regola; chiunque sia convinto che le unioni civili siano unioni di serie B ha una vasta scelta di altri partiti e di altri candidati da votare", ha chiarito Merola in merito alle nuove disposizioni che riguardaredanno il quartiere Bolognina e il centro storico.

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