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PD-Italia Viva, scontro tra sindaci. Conti: "Merola inaugura la politica dell'asilo nido"

Dopo aver contestato la presa di posizione di Conti sul 4G, Merola l'ha criticata per il comportamento 'autonomista' di San Lazzaro, fuori da ogni Unione comunale

Da uno scontro all'altro. Virginio Merola, dopo aver contestato la presa di posizione "populista" del sindaco di San Lazzaro, Isabella Conti, che ha lascato il PD per entrare in "Italia viva", sulla nuova tecnologia 5G, ieri anche l'ha criticata per il comportamento 'autonomista' di San Lazzaro, fuori da ogni Unione comunale. "Merola continua a non capire - attacca Conti, parlando all'agenzia 'Dire' - sul 5G mi basta (e gli basta) un parere del ministero. Ora, io capisco che avrebbe voluto avere lui l'idea di chiedere un parere formale che potesse diventare una guida per tutti i sindaci d'Italia. Non ci ha pensato, succede".

Conti ha infatti bloccato il 5G a San Lazzaro con un'ordinanza: "Glielo avrei spiegato volentieri a voce, ma ha deciso di fare uscire dalla stanza di presidenza il mio assessore e ha fatto tornare indietro me, che stavo arrivando, con una scusa puerile". L'ufficio di presidenza della Città metropolitana "è sempre stato aperto a diverse figure, tanto che oggi anche Daniele Ara (presidente del Quartire Navile, ndr) e altri si erano presentati, ma sono dovuti uscire dalla stanza", poi l'affongo "Merola inaugura la politica dell'asilo nido: non come servizio ai cittadini ma come modalità di relazione politica". 

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E sull'Unione dei Comuni: "Il Comune di San Lazzaro aveva avviato da 15 anni un'associazione spontanea con Ozzano e Castenaso- ricorda Conti- che funzionava egregiamente. Abbiamo chiesto cinque anni fa di fare l'Unione ricalcando quel modello e ci è stato impedito".

Secondo Conti, però, "l'impostazione delle Unioni che ci ha obbligato a unirci con Comuni molto diversi da noi, per morfologia e popolazione, ha creato enormi problemi e si è rivelata una scelta fallimentare". Il primo cittadino di San Lazzaro cita ad esempio lo stato di agitazione proclamato non più tardi di 10 giorni fa dai sindacati, per i problemi legati al trasferimenti dei dipendenti comunali alle Unioni. "Se oggi io non ho lo stato di agitazione dei dipendenti comunali e posso ancora dare qualche servizio di qualita' ai cittadini, a partire dai nidi gratuiti- rivendica Conti- è perchè quattro anni fa ho avuto il coraggio di guardare dentro ai numeri, nel merito, capendo che sarebbe stato un suicidio amministrativo".

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