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Moschea via Pallavicini, scontro in Comune: il PD tira dritto

Fi, Lega, Insieme Bologna, M5s e misto hanno tentato di convocare un'ulteriore seduta, ma la delibera va in Consiglio

Prevedibile lo scontro a Palazzo D'Accursio sulla riqualificazione del Centro di cultura islamica di via Pallavicini, a Bologna, che passerà per permuta tra il Comune e l'Ente per la gestione dei beni islamici in Italia. Dopo l'ok della giunta, il 31 agosto, e prima dell'eventuale approvazione in consiglio comunale, oggi è passata in commissione, non senza "maretta". . 

Mentre il Pd ha votato per inviare l'atto in Consiglio, Fi, Lega, Insieme Bologna, M5s e misto hanno tentato di portare avanti la discussione convocando un'ulteriore seduta (astenuta Coalizione civica). Ma niente da fare: per i dem, tra l'udienza conoscitiva e le ulteriori spiegazioni fornite oggi dai tecnici, "ci sono tutte le condizioni per licenziare la delibera" ha detto il capogruppo Claudio Mazzanti, accusando le opposizioni di voler "dilatare i tempi".

Da Fi, Marco Lisei giudica insufficiente la documentazione tecnica allegata alla delibera e propone un'ulteriore seduta, anche per ascoltare "un rappresentante dell'Ente perchè venga qui a dire cosa intendono fare in via Pallavicini". Atteggiamento "ostracista", accusa Francesco Sassone (Fi). "Gli uffici hanno allegato tutto quello che si doveva", ribatte l'assessore Matteo Lepore.

In un'intervista a Bologna Today il deputato bolognese di Forza Italia Galeazzo Bignami aveva fatto notare che la delibera "non prevede ripensamenti - visto che la concessione del diritto di superficie è per 99 anni, - da lì non si torna indietro". 

Il consigliere leghista Umberto Bosco ha contestato i termini della permuta e spiega di aver contattato "alcuni professionisti" del settore immobiliare, a detta dei quali "il valore assegnato al terreno di via Felsina è un decimo di quello stimato dal Comune - quindi - l'amministrazione ha lavorato per aggiustare la permuta e portare avanti la propria intenzione politica. La partira è "ambigua" per la leghista Mirka Cocconcelli.

"La Giunta ha già espresso una posizione molto chiara", ricorda Lepore, mentre sotto il profilo tecnico la permuta "non danneggia i conti e il patrimonio dell'amministrazione, anzi è positiva". E gli esperti di Bosco? "Sarebbe sempre bene citare le fonti", è la risposta di Lepore, chiedendo "il minimo rispetto" per i tecnici di Palazzo D'Accursio. "Noi siamo professionisti del settore", rivendica la dirigente del Patrimonio, Raffaela Bruni, sottolineando che non è opportuno raffrontare l'operazione dell'amministrazione con il mercato privato. Inoltre, Bruni segnala che anche il Demanio ha espresso un parere favorevole di congruità sul valore attribuito al terreno che sarà acquisito dal Comune. (dire) 

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