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Flop M5S in Sardegna, Bugani: 'Sta a noi decidere se andare avanti o fermarci'

In una lunga nota il consigliere ora nello staff di Di Maio fa la sua analisi della sconfitta: 'Lo avevo pronosticato' e ammette la confusione del Movimento in Sardegna

Studi e ricerche Cattaneo: sintesi dell'analisi del voto in Sardegna

Il candidato di centro-destra Christian Solinas ha ottenuto il 47,8% dei voti pari, in termini assoluti, a 363.485 voti), con un incremento di 8,1 punti percentuali. Peraltro, specifica l'istitito Cattaneo, la somma dei voti alle liste di centrodestra è stata superiore a quella raccolta dal suo candidato, arrivando a raccogliere il 51,8% dei consensi. Va messo in evidenza il forte calo dei consensi per la componente moderata della coalizione, rappresentata sia da Forza Italia (che ha perso 70mila voti, pari a 10,5 punti percentuali in confronto con il 2014) che dalla lista Pro Sardinia-Udc, la quale vede più che dimezzare i suoi consensi sul piano regionale (-25.874 voti, equivalenti a 3,9 punti percentuali): la Lega di Salvini ha raccolto 80.068 voti in una regione dove non si era mai presentata. 

I partiti di centrosinistra, soprattutto il Pd, possiedono ancora una rete di amministratori e strutture presenti a livello territoriale, in grado di mobilitare il proprio elettorato nelle consultazioni locali. Questa capacità consente al centrosinistra di sfruttare il vantaggio derivante dalla cosiddetta “(s)mobilitazione asimmetrica” nelle consultazioni locali perché può fare affidamento su uno zoccolo duro di elettori “fedeli” più facilmente mobilitabili in un contesto
di contrazione dell’affluenza rispetto alle competizioni di livello nazionale. 

Contrazione dei consensi per il Movimento 5 Stelle in 21 comuni sui 26 analizzati, con un calo medio che si attesta sui 5 punti percentuali. Il calo dei consensi osservato per il M5ss tra le elezioni politiche e quelle regionali persiste anche a livello locale, cioè quando si mettono a confronto i voti ottenuti dai cinquestelle in due elezioni di livello non-nazionale. Di conseguenza, la contrazione dei voti per il partito di Di Maio non sembra essere legata esclusivamente al diverso tipo di arena elettorale o alla natura molto digitale e poco territoriale del M5s. Infatti, anche mettendo a confronto i dati derivanti da due consultazioni di livello locale, emerge un calo piuttosto consistente dei voti per le liste dei cinquestelle. Ciò significa, in altri termini, che le recenti perdite subite dal M5s sono dovute più a fattori contingenti, legati probabilmente alle scelte di governo, che non a fattori strutturali riguardanti la natura del partito di Di Mai

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