Visita Napolitano: qualche retroscena. Ecco cosa svelano i nostri politici
Frecciatine e battibecchi. Commenti politici e frivolezze. Tutto quello che i social-network svelano: dalla rimozione di un'auto, un presidente anti-rete, fino al rifiuto di un invito
La visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano a Bologna ha creato un fermento generale che ha avuto delle ripercussioni anche sulla rete e, in modo particolare, sulle pagine Facebook dei nostri personaggi istituzionali, che si sono sbizzarriti in conversazioni, post e commenti più o meno legati alle questioni politiche. Dal look della consigliera La Torre ai commenti del Movimento 5 Stelle sul telegrafo del presidente, dai commenti a caldo sull’assenza della Lega in consiglio alle frecciatine contro la fazione opposta. Una panoramica divertente del “dietro le quinte” social.
VENISSE LUI DA ME! Daniele Carella (Pdl) ha pubblicato questo commento su Facebook: "Questa mattina a Palazzo D'Accursio, Napolitano incontra i Consiglieri Comunali,ieri il Cerimoniale di Palazzo mi ha chiesto di confermare la mia presenza, conferma necessaria per motivi di sicurezza del Presidente. Benessum, ho confermato la mia assenza! Se il Presidente Napolitano desidera incontrarmi può benissimo venire qui in edicola senza bisogno di prenotazioni e/o di conferme, io mi sento e sono comunque sicuro da per me. Del resto sono io/siamo noi i suoi datori di lavoro no?”
LA RIMOZIONE DELL’AUTO E IL FOULAR TRICOLORE DELLA NOE’. “Mi hanno rimosso la macchina – il post di Cathy La Torre - Questioni di ordine pubblico legate alla presenza di Napolitano in città. Dunque, non contesto la necessità della rimozione ma penso che avvisare i cittadini con 48 ore di anticipo (seppur previsto dalla legge) sia troppo poco. Basta essere fuori città (io lo ero) o ammalati e incorrere nelle scure di una rimozione che costa almeno 140 euri. Ci rendiamo conto che questa cifra equivale quasi al 20% di uno stipendio medio? Penso che rivedere la convenzione con il gestore privato del servizio di rimozione sia un obbligo.... Cathy La Torre, Amelia per Bologna, sembra essere attenta anche al dress-code imposto dall’occasione: “Mentre aspetto di incontrare il Presidente Napolitano e per l'occasione mi son pure vestita a modino! Certo non ho messo il foulard Tricolore come la Silvia Noè...!” che, accessori a parte ha preferito postare un commento più serio: “Manifestare il proprio dissenso è un diritto, ma quando questa manifestazione sfocia in violenza si fa solo uno sfregio alla democrazia. Gli scontri di questa mattina sono indegni di una città come Bologna che si è sempre contraddistinta per la civiltà. Esprimo solidarietà nei confronti del presidente Napolitano, di tutte le forze dell’ordine che hanno lavorato per garantire la sua sicurezza e del cronista di La Repubblica Bologna che è rimasto ferito durante gli scontri. In un momento così difficile per il nostro paese abbiamo bisogno di un sano confronto, non di tensioni che alimentano divisioni che danneggiano ulteriormente la nostra società”.
LA RETE E I GRILLINI. Napolitano, durante il suo discorso in Aula Magna aveva detto: "Non si prenda l’abbaglio di ritenere che di fronte alla crisi dei partiti la soluzione sia offerta dal miracolo delle nuove tecnologie informatiche, dall’avvento della Rete, che fornisce accessi preziosi e stimoli all’aggregazione che non sono sostitutivi dei partiti". E il Movimento 5 Stelle si sente preso in causa. Bugani scherza: “Non mi stupiscono le parole del Presidente Napolitano, mi stupisce che il testo del suo discorso glielo abbiano inviato col telegrafo. :-)” e Marco Piazza scrive: "Non si prenda l’abbaglio di ritenere che di fronte alla crisi dei partiti la soluzione sia offerta dal miracolo dall’avvento della Rete, che fornisce accessi preziosi e stimoli all’aggregazione che NON sono sostitutivi dei partiti".
MARCO LISEI. Anche il pidiellino Lisei commenta l’arrivo del presidente: “Domattina in Consiglio Comunale riceveremo il "neolaureato" Presidente della Repubblica. Sarò presente come il dovere istituzionale della mia carica di Presidente del Gruppo PdL richiede. Non ne sarò certo entusiasta, non cancellerò come si è comportato nella nomina di Monti, non cancellerò il ricordo di quando brindava per l'ingresso dei carri armati sovietici in Ungheria”.
DANIELE ARA: "Merola è il primo sindaco di radice meridionale con formazione bolognese" credo che Merola si meriti, dopo anni difficili, una giornata come quella di oggi. Grazie Presidente Napolitano per il regalo fatto alla città.
