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Comitato No fusione Malalbergo-Baricella: 'Propaganda con risorse di tutti'

Un unico comune da circa 16mila persone: 'Stiamo assistendo a una propaganda pro-fusione effettuata con risorse finanziarie e umane di tutti'

"Non siamo d'accordo poiché si tratta di un processo irreversibile". Così ha detto a Bologna Today Max Vogli, presidente del comitato che si oppone alla proposta di fusione di Malalbergo e Baricella. "Inizialmente erano in tre, c'era anche Minerbio che poi si è sfilato". 

I residenti per il 'no' credono che "si debba partire da comuni di più modeste dimensioni, nel nostro caso si arriverebbe a 16mila persone, un municipio lontano dalle esigenze dei cittadini".

Come per la proposta di fusione di Castenaso con Granarolo, i due consigli comunali hanno deliberato di inoltrare la richiesta per indire il referenudum. 

"Inoltre - continua Vogli - in queste settimane stiamo assistendo a una propaganda pro-fusione effettuata con risorse finanziarie e umane di tutti. Le due amministrazioni comunali hanno incaricato una società privata di “attivare una pagina Facebook“ per “creare una strategia di comunicazione finalizzata a rafforzare i concetti della campagna per l'adesione a tale progetto per una spesa di 3.416 euro", quindi propaganda "al si alla fusione in modo scientifico e professionale attraverso l'uso di una piattaforma, quale è facebook, già notoriamente gratuita a chiunque. E tutto non a spese di chi vuole la fusione, come la logica imporrebbe, ma a spese dei cittadini". LOGO AGGIORNATO-2

Il Comitato fa rilevare che "nelle scorse settimane i Sindaci dei due paesi hanno chiesto all'Istituto Comprensivo di Malalbergo e Baricella di coinvolgere gli alunni per decidere il nome del nuovo Comune unico, ricevendo - riferisce - un diniego da parte del Dirigente dott.ssa Maria Masini, costretta a richiamare il principio costituzionale fondamentale della laicità dell'istituzione scolastica e della sua neutralità rispetto a tematiche di natura chiaramente partitica e politica". Ma non sarebbe tutto: "Nei giorni scorsi si è assistito altresì alla distribuzione porta a porta, effettuata dai volontari della Protezione Civile Pegaso di Malalbergo, di volantini a firma dei due stessi Sindaci dal titolo Dai un nome al futuro, predisposti sempre per sollecitare i cittadini a proporre un nome per il nuovo comune unico e che, evidentemente, nulla hanno a che vedere con le finalità istituzionali di Protezione Civile". 

"Contestiamo e denunciamo quest'approccio padronale al bilancio comunale e l'uso spudorato di Istituzioni quali la Scuola e la Protezione Civile per scopi di propaganda pro fusione ad opera di Sindaci e Amministrazioni Comunali che con questi comportamenti continuano a caratterizzare la loro attività per la fusione dei due comuni per chiaro ed evidente analfabetismo istituzionale", conclude il Comitato. 

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