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Dopo Renzi, Merola lancia Padoan: "Soluzione migliore in questo momento"

Per il sindaco il Ministro dell'Economia, ma c'è incertezza sui 500 milioni di fondi del 'patto per Bologna'

"Penso che Pier Carlo Padoan potrebbe essere la soluzione migliore in questo momento", lo ha detto il sindaco Virginio Merola che oggi ha convocato la stampa a Palazzo D'Accursio per commentare i risultati del del referendum costituzionale

Il primo cittadino 'sponsorizza' quindi il ministro dell'Economia dell'ormai ex-governo Renzi: "Credo che Mattarella ci tutelerà tutti con la formazione di un Governo che abbia il compito di approvare la legge di bilancio e di affrontare la riforma della legge elettorale come minimo", ha Merola "non credo che la nostra prospettiva possa essere un'alleanza con Forza Italia, quindi concentriamoci sul fatto di avere un Governo immediatamente", con l'obiettivo soprattutto di portare in porto la finanziaria e varare la legge elettorale. Merola si dice preoccupato "per come dare stabilità a questo paese e soprattutto come dargli una prospettiva", dice ancora Merola.

Ieri aveva riconosciuto la sconfitta del sì: "Con le dimissioni di Renzi si apre una fase difficile e incerta nella quale il primo compito per tutti deve essere costruire una prospettiva veloce per approvare la legge di bilancio e una riforma della legge elettorale - aveva commentato Merola - per il Pd e la sinistra si tratta di ritrovare la propria ragione di essere, sapendo che il mito dell’autosufficienza è finito, cercando di fare tutti gli sforzi possibili per cercare una nuova unità nel campo democratico del centrosinistra". 

"Il sì ha vinto a Bologna per un fatto di storia, ma il no è distante 10.000 voti - ha detto oggi - qui non c'è un ceto medio impoverito come in altre città ed è una delle città che hanno reagito meglio alla crisi". Al Pd locale, comunque, nulla da rimproverare. "Il gruppo dirigente di Bologna si è comportato al meglio è stato leale e ha fatto presente le proprie perplessità. Purtroppo avevamo ragione. Il tema è evidentemente nazionale". 

Dubbi sul "patto per Bologna" che dovrebbe attivare investimenti per 500 milioni di euro per la città che doveva essere firmato il 15 dicembre prossimo : "Dovevamo sottoscrivere il patto però ha contenuti e si basa sui fondi sociali europei, quindi per me è essenziale avere un interlocutore presto" tuttavia continua il sindaco "credo che in un paese normale questi patti si possano fare anche con un Governo traghettatore. I fondi sociali ci sono, devono essere spesi. Spero che il buonsenso non si smarrisca in questa confusione immediata che stiamo vivendo". 

Il segretario regionale del Pd, Paolo Calvano, ''blinda'' la segreteria di Matteo Renzi. "Ci sono oltre 13 milioni di italiani che hanno detto sì, più di quelli che ci avevano votato nello storico voto delle europee. Da lì il Pd può e deve ripartire, mettendo da parte correnti e spifferi, per rimettersi in cammino con il nostro segretario Matteo Renzi" ha scritto su Facebook "siamo un grande partito e sono convinto che sapremo farlo". (dire)

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