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La Giunta Merola tifa Bersani. Bonaccini: “Io non mi candido”.

I giovani della Giunta comunale e Marilena Pillati in un comunicato pro-Bersani, ma chiedono rinnovamento. Nessuna corsa per il responsabile regionale PD Bonaccini

Anche i giovani della Giunta comunale appoggiano le dichiarazioni di voto del Sindaco Merola per le primarie PD. Lo scrivono Andrea Colombo, Matteo Lepore e Luca Rizzo Nervo insieme a Marilena Pillati in un comunicato: “In queste primarie scegliamo Bersani, perché non basta l'agenda Monti, perché in questo momento la priorità è proporre un'alternativa politica credibile all'idea di scelte tecniche ineluttabili, di un percorso dovuto e come tale indiscutibile”. Da continuare anche le “lenzuolate”, secondo gli assessori, “quell’importante programma di liberalizzazioni avviato da Bersani nel governo del centrosinistra e perché vogliamo vincere le elezioni ed eleggere un governo guidato dal leader del Pd”.
Dopo il bagno di folla alla Festa dell’Unità (VIDEO), strada in salita dunque per Matteo Renzi a Palazzo d’Accursio e per gli altri candidati, dichiarati o in pectore, alla premiership: Giuseppe Civati, Laura Puppato, Rosy Bindi, Bruno Tabacci di Api e Nichi Vendola di Sel che però pare faccia un dietrofront.

APPOGGIO NON INCONDIZIONATO. “Liberare energie nuove, volti e idee che esistono nel paese reale e che lottano ogni giorno in mezzo a baronie, resistenze conservatrici, precarietà di futuro” si legge nel comunicato; gli assessori bolognesi, in accordo stavolta col sindaco di Firenze, chiedono la necessità di rinnovamento della classe dirigente e l’applicazione della regola statutaria del PD: via i parlamentari con tre legislature e primarie per i candidati da mandare a Roma.  

STEFANO BONACCINI. Nella bagarre delle candidature, non si lancia il segretario regionale PD Stefano Bonaccini. Seppur a sostegno delle primarie per i parlamentari, se non cambierà la legge elettorale, i rumors lo indicano come prossimo candidato forte a primo cittadino di Modena: "Il proliferare quotidiano di candidature rischia di trasformare un formidabile strumento di partecipazione come le primarie in una corsa per sé - scrive su Facebook - Credo, e con me son certo tanti altri iscritti ed elettori, che ciascuno di noi debba impegnarsi al meglio in quel che sta facendo e preoccuparsi meno per quel che vorrebbe fare domani. Questo vale a partire dal sottoscritto: non sarò infatti candidato al le prossime elezioni politiche". Quindi non si sposterà dal ruolo che gli elettori gli hanno affidato, continuerà il suo impegno contro la crisi economica e la ricostruzione post-terremoto.
 

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