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Alleanza col Pd, Sel si spacca. Mezzetti frena Vendola: 'Decidono i bolognesi'

Per il leader di Sel non pare ci sia molta probabilità di un'alleanza tra i due partiti per le prossime amministrative. Da Bologna i suoi non sembrano condividere: "Le alleanze politiche che si candideranno a governare la città le decidono i bolognesi. Nessuno, dico nessuno, è legittimato a farlo da Roma"

Alleanza Sel -Pd per le Comunali 2016? 'E' possibile solo in base ai programmi'. E non pare che quelli bolognesi soddisfino il leader di Sel Nichi Vendola, che ieri attarverso le pagine del quotidiano Repubblica ha aperto il fuoco contro i dem bolognesi, affermando che "Il Pd di Bologna, ad esempio, davanti agli sgomberi (vedi ex Telecom) quando dice che c'è stata una congiunzione di legalità e umanità, dice una cosa inaccettabile". Alla luce di questo Vendola crede che in Sel Bologna "stiano maturando condizioni per fare un'altra cosa rispetto ad un'alleanza con i dem felsinei'.

Parole che pesano come macigni e creano una spaccatura tra i vendoliano. L'assessore regionale Massimo Mezzetti, uno dei leader del partito in Emilia Romagna e fautore di accordi di centrosinistra col Pd, spedisce di buon mattino un "avviso ai naviganti". "Per il futuro di Bologna e delle alleanze politiche che si candideranno a governare la città dalla prossima primavera, decidono i bolognesi", scandisce in un post pubblicato su Facebook. "Nessuno, dico nessuno, è legittimato a farlo da Roma".  
Il post di Mezzetti è stato condiviso anche da altri esponenti della sinistra cittadina, dal consigliere metropolitano Lorenzo Cipriani al leader Arci Stefano Brugnara.
Sulla scelta da fare in vista del 2016, insiste Mezzetti rispondendo sempre sulla sua bacheca, "ci deve essere condivisione. Altrimenti chi fa dopo la campagna elettorale? Vengono loro da Roma?". Un punto toccato in un altro post dallo stesso Cipriani: "il dirigismo dall'alto porta a generali senza eserciti. Di solito non fanno una bella fine. Anche perchè poi a candidarsi dovranno essere i bolognesi, mica Civati o i romani", scrive il consigliere. E ancora: "io chiedo che siano i territori a esprimersi, come prevedono tutti i nostri regolamenti e come è giusto che sia. Io non cedo a nessuno la delega a rappresentare le mie idee, se non ai compagni di Bologna".

Attualmente Sel a Bologna sta conducendo una ''verifica'' sui cinque anni di amministrazione Merola prima di decidere cosa fare nel 2016: intanto però si sta assistendo ad una diaspora strisciante di propri esponenti verso altre esperienze.  

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