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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Santo Stefano: dalle criticità del quartiere alla riforma "flop": intervista alla presidente Giorgetti

Dalle problematiche che attanagliano il Santo Stefano, come i rave party non autorizzati, le risse, le zone poco illuminate e il degrado... alla riforma dei quartieri, fino alle prossime elezioni. Parola alla presidente del Santo Stefano, Ilaria Giorgetti

La riforma dei quartieri appena approvata? "Ero contraria e vi spiego perchè" ha detto Ilaria Giorgetti, presidente del Quartiere Santo Stefano rilasciando un'intervista nella quale oltre alla nuova mappatura della città parla anche del suo mandato, del rapporto con i cittadini, delle elezioni amministrative ormai alle porte e degli errori della giunta Merola. 

Dunque partiamo proprio commentando la recente riforma dei quartieri?

Ci è stato chiesto un parere su questa riforma e noi abbiamo espresso la nostra contrarietà con motivazioni specifiche. Giusto per fare un po' di cronostoria: prima i quartieri avevano delle deleghe che ora non hanno più e che vanno a intasare gli uffici centrali del Comune, mentre è comunque a noi che continuano a rivolgersi i cittadini, i quali vedono nel quartiere un importante punto di riferimento. Ebbene, questo 'svuotamento' (facciamo l'esempio dei dehors, della scuola e ora anche dei servizi sociali, che passano ad Asp) di fatto svilisce i rapporti di prossimità e mi chiedo che ruolo avrà da ora un consiglio di quartiere. Inoltre noi volevamo un quartiere del Centro Storico: perchè dividerlo in due? Non dobbiamo pensare alla Città Metropolitana? In tutta franchezza questa riforma mi sembra molto affretatta e poco ragionata, ci voleva più tempo. Anche i dipendenti dei quartieri sono in defaillance e si chiedono cosa andranno a fare e da chi dipenderanno. Unificare tutti e rendere omogenei non è giusto perchè i quertieri non sono tutti uguali, i bisogni sono diversi, l'unificazione non è possibile. Avevo chiesto di unire via D'Azeglio lato numeri dispari per semplificare l'essegnazione delle scuole, ma la mia proposta è stata bocciata e credo che questa indifferenza dimostri un po' di mancanza di rispetto istituzionale, viene bocciato tutto ciò che fa il Santo Stefano, mentre al Saragozza hanno dato Villa Cassarini e parte di via del Ravone. Due pese e due misure? Non ci siamo eletti da soli fra l'altro, ci hanno eletto i cittadini. 

Criticità e segnalazioni più frequenti da parte dei cittadini?

Partiamo dal sistema di raccolta differenziana, praticamente una discarica a cielo aperto che immagino quali reazioni provochi ai turisti. Erano molto meglio i cassonetti. La trovo indecorosa, applicabile magari in alcune zone, ma non in Santo Stefano: il degrado richiama degrado, di fianco ai sacchi si trovano anche rifiuti ingombranti, materassi e chissà che altro ancora. Vanto un rapporto favoloso con i cittadini, hanno il mio cellulare e mi chiamano quando hanno bisogno di me: le loro segnalazioni riguardano per la maggiore questioni di ordine pubblico e di sicurezza, ma anche di decoro urbano. Ultimamente abbiamo avuto alcuni problemi alla Lunetta Gamberini, risse ai Giardini Margherita, rave party non autorizzati, zone poco illuminate e presidiate da tossicodipendenti. A proposito di vie e aree problematiche (come le laterali di Castiglione e di Piazza Minghetti) voglio sottolineare l'importanza dell'illuminazione: grazie a Malagoli qualcosa sta cambiando, ma bisogna intervenire ancora. 

Cittadinanza attiva: cosa significa? Quale la situazione al Quartiere Santo Stefano?

E' la panacea di tutti i mali. Il Santo Stefano ha già dei comitati e gruppi di cittadini autorganizzati (I Love Santo Stefano, Avvocati in Cantiere, il Comitato di Scopo dei Giardini Margherita...), ma il problema è che se anche hai ripulito i muri dai graffiti il giorno dopo tornano sporchi e questo perchè manca il controllo. Le leggi ci sono e basta farle rispettare. C'è una grossa carenza nel controllo del territorio, e l'aspetto della legalità pare sia poca roba, come si vede anche dalle occupazioni in città. Ritengo che tanto sia stato fatto fra prevenzione, mostre...il quartiere non è mai stato così attivo dal punto di vista culturale, e di questo siamo molto soddisfatti. Dopo la rissa ai Giardini Margherita abbiamo puntato molto sui giovanissimi e abbiamo creato anche una web radio "Radio Active", nella quale si lavora anche con dei pedagogisti. Il problema vero è che siamo diventati uno sfogatoio del cittadino ma purtroppo spesso non non siamo in grado di dare loro una risposta: se fossimo noi a gestire tutto direttamente avremmo molti meno problemi, il vero decentramento è quello delle 'zone' di Milano per esempio. 

Le Amministrative 2016 sono vicine: che previsioni e che commenti ci fa a meno di un anno dal voto?

Intanto dico che i cittadini devono andare a votare. Questa è la prima cosa. L'astensionismo non consente poi di lamentarsi. Alle Regionali il presidente dell'Emilia-Romagna è stato votato dal 30% delle persone. Se sarà ancora Merola il nuovo candidato, beh, è meglo che cambi la giunta almeno: fatta di 'renziani della quarta ora' (altro che della prima...), che nonostante si proclamino tali di renziano hanno davvero poco. Mi sento di dire che a Bologna Beppe Grillo abbia elementi validi e sono convinta che prenderanno dei voti. Al Centro Destra manca una squadra e io da tempo appartengo a un gruppo civico. Quello che mi piacerebbe? Un sindaco civico e magari donna!

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