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Venerdì, 19 Aprile 2024
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'Quote rosa' nei Consigli Regionali: 'L'Emilia-Romagna può vantare un primato'

Approvata la legge in parlamento: dalla prossima legislatura il 40% dei consiglieri regionali dovranno essere donne, ma le 'quote rosa' non piacciono a tutti

Approvata in Parlamento la legge che prevede che dalla prossima legislatura il 40% dei consiglieri regionali dovranno essere donne: “Un tema su cui la Regione Emilia-Romagna può vantare un primato: siamo stati i primi in Italia con la Legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere” ad approvare un provvedimento per contrastare la disparità di trattamento tra uomini e donne anche sul versante della rappresentanza politica. Proseguiremo lungo questa strada, facendo delle pari opportunità il leit motiv dei nostri interventi”. Così ha commentato Emma Petitti, assessore regionale alle Pari opportunità. 

“Una legge giusta" secondo l'assessore poichè "la presenza delle donne nelle istituzioni non è solo una questione di rappresentanza di genere ma di qualità della democrazia”,  offensiva secondo molte donne, non ritenendo che loro elezione debba essere collegata a una percentuale, ma piuttosto al loro valore. 

LE DONNE NEGLI ENTI LOCALI: I NUMERI. La presenza femminile nelle Assemblee regionali italiane si attesta in media intorno al 15,8% e risulta dunque molto distante dalla media registrata a livello europeo, pari al 32%. In Emilia-Romagna (dato aggiornato alle elezioni che si sono svolte nel mese di novembre 2014) su 50 Consiglieri, 18 (36%)sono donne e 32 uomini. 

Più alto il dato nelle Giunte regionali, dove le donne sono il 22% (la media Ue negli esecutivi regionali è il 34%). In Emilia-Romagna la Giunta è composta da dieci assessori, cinque dei quali donne. Solo due donne rivestono la carica di presidente di Regione (in Umbria e Friuli Venezia Giulia). Nell'ambito delle Assemblee degli Enti locali, il dato della presenza femminile è pari al 27,9% nei Comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, al 21% nei comuni con più di 15 mila abitanti (fonte: Anagrafe degli amministratori locali - Ministro dell'interno, dati aggiornati al 7 gennaio 2015). In ogni caso, la percentuale è inferiore al dato medio di presenza femminile nelle stesse assemblee rilevato in ambito Ue, pari al 32%.

Più visibile la presenza delle donne nelle Giunte degli enti locali: la percentuale di donne che riveste la carica di assessore è pari al 32% nei comuni con popolazione fino a 15 mila abitanti, al 33,6% nei comuni con popolazione superiore a 15 mila abitanti. Le donne sindaco sono, in tutti i comuni di Italia, 1.050 su 7.823, pari al 13,4%.

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