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Lega Nord: bolognesi alle urne per esprimersi sui T-Days

Parte la raccolta di firme annunciata da Bernardini: "Da sabato i banchetti per arrivare al referendum". Dal consiglio comunale il "buona fortuna" di Cipriani

E’ guerra alla pedonalizzazione dell’assessore Colombo: la Lega Nord annuncia la raccolta firme per accedere a un referendum e l’imminente nascita di un comitato dedicato a questa battaglia contro i T-Days come sono ora: “La macchina referendaria sta partendo” ha annunciato Manes Bernardini, che sabato scenderà in piazza per cominciare la raccolta firme. Il leader del Carroccio bolognese ha fatto sapere che sono già arrivate tante email di supporto da parte dei commercianti, direttamente coinvolti dal piano pedonalità.

AL VIA LA RACCOLTA FIRME. “Venerdì presenteremo alla stampa i quesiti del referendum e già da sabato allestiremo banchetti per le firme. L’obiettivo è raccogliere in un solo giorno le 200 sottoscrizioni necessarie alla presentazione dei quesiti ai garanti. A tale scopo abbiamo costituito un comitato ad hoc, che si occuperà della promozione delle firme. Cerchiamo alleati per questa grande avventura referendaria: vedremo chi è favorevole al cambiamento solo a parole e chi è disposto ad appoggiare la nostra iniziativa di una consultazione popolare per dire ‘no’ al piano Colombo e per promuovere una pedonalità non penalizzante”.

PAROLA AI CITTADINI. “Le porte sono aperte a chiunque – precisa Bernardini – L'ottusità di chi ci amministra sarà spazzata via dalla mobilitazione dei cittadini. Sotto lo slogan 'Amministriamo insieme la Nostra Città' la Lega lancia la campagna d'autunno. Ora la parola ai cittadini”.

LA RISPOSTA IN CONSIGLIO COMUNALE. Durante il Consiglio Comunale di ieri Lorenzo  Cipriani  (Amelia  per  Bo)  sulla  decisione  della  Lega Nord di costituire un comitato promotore di un referendum sui Tdays si è espresso così: “Contrariamente a quanto si possa pensare, è una notizia che accolgo con favore. Ammesso e non concesso che il quesito possa superare il vaglio del comitato dei garanti. Ma non è solo la fiducia nel buon senso dei bolognesi e nella scelta pedonale che questa amministrazione ha fatto e farà che mi fa guardare con favore alla presentazione di un referendum consultivo come annunciato alla stampa dal collega Bernardini. Sono altresì favorevole alla sua richiesta di accorpare l'eventuale referendum a quello, già dichiarato ammissibile sulla destinazione dei fondi pubblici per l'istruzione”.

CIPRIANI A BERNARDINI: BENE QUESITO SULLA SCUOLA. Il consigliere continua: “Da noi, consigliere Bernardini, lei non sentirà parlare di spreco di soldi pubblici, frase ahimè abusata nelle repliche, tutte straordinariamente ideologiche, che taluni hanno fatto per cercare di contrastare le oggettivamente più che ragionevoli affermazioni dei promotori del referendum sulle scuole. Da noi, lei non vedrà costituzioni di comitati di pubblica disinformazione come quello magistralmente ideato dal collega Tommasini per il quesito sulle scuole.

BUONA FORTUNA A BERNARDINI. “Perché non è mai sbagliato coinvolgere i cittadini nel dibattito pubblico. Non è mai sbagliato chiedere alla città un'opinione o chiamare alla partecipazione attiva i bolognesi: aiuta, anzi, a diminuire quel gap, quella discrepanza, quello iato sempre più evidente tra i cittadini e le istituzioni, distanza che può solo aumentare se quegli strumenti di partecipazione, formalmente concessi dal regolamento principe della nostra comunità, vengono poi nei fatti ostacolati da quelle Istituzioni e quei corpi intermedi che pure li hanno voluti e se ne sono fatti vanto. Perciò, buona fortuna. Certamente credete di stare nel giusto nel promuovere questo referendum e chiaramente vi affidate a uno strumento che un comune avanzato come Bologna mette a disposizione dei cittadini: se il vostro quesito fosse ammesso, sarebbe un piacere vederlo accorpato a quello sulle scuole, in una giornata di grande partecipazione popolare che farà parlare gli italiani di Bologna città della partecipazione e della democrazia diretta".
 

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