Primarie, è ufficiale: a Bologna vince Pier Luigi BERSANI
Con un po' di ritardo i primi dati dello spoglio, la grande affluenza ha ritardato la chiusura dei seggi, ma arrivano le prime certezze. Sotto le Torri trionfa Pieluigi Bersani
Grande affluenza alle urne per le primarie del Centrosinistra: grandi numeri in Italia, grandissimi in Emilia, così come a Bologna, come era prevedibile. Dopo la chiusura dei seggi alle ore 20 sono cominciati gli scrutini e fra previsioni e sondaggi, arrivano anche i dati ufficiali. Pierluigi Bersani ha ottenuto in Emilia-Romagna il 48,97% dei voti (215.442), Matteo Renzi il 38,28% (168.415): è il risultato definitivo comunicato a tarda notte dal Coordinamento regionale delle primarie al termine dello spoglio dei 960 seggi. Nichi Vendola ha raggiunto il 9,8% (43.110), Laura Puppato il 2,36% (10.404) e Bruno Tabacci lo 0,59% (2.578). I votanti sono stati 440.826; 877 complessivamente i voti non validi, tra schede bianche (332), nulle (529) e contestate (16).
I primi dati nazionali avevano dato oltre 4 milioni di elettori. In Emilia-Romagna 195.863 cittadini alle urne fino a mezzogiorno, a Bologna e provincia (esclusa Imola) 48.742 votanti. Nei dieci comuni del Circondario imolese alle 12 i votanti sono stati 8.129. Alle 17 si sono recati a votare in Emilia-Romagna 356.832 cittadini. Alla stessa ora a Bologna e provincia (esclusa Imola) l'affluenza alle urne era stata di 84.814 votanti; nei dieci comuni del Circondario imolese il dato era di 14.303 votanti.
I RISULTATI DEFINITIVI A BOLOGNA. Non c’è ancora un dato finale del numero degli elettori bolognesi. Gli ultimi numeri risalgono alle 17, visto che l’affluenza ha ritardato la chiusura dei seggi prevista per le 20.
- Ore 23.15: 165 su 165 seggi scrutinati:
P. L. BERSANI 54.232 51,66%
B. TABACCI 648 0,62%
L. PUPPATO 2.824 2,69%
N. VENDOLA 13.565 12,92%
M. RENZI 33.710 32,11%
Sch. bn./nulle/cont. 227 0,22%
- Ore 23.00: 154 su 165 seggi scrutinati:
P. L. BERSANI 48.847 52,0%
B. TABACCI 578 0,6%
L. PUPPATO 2.497 2,7%
N. VENDOLA 11.634 12,4%
M. RENZI 30.329 32,3%
DATI COMUNI DELLA PROVINCIA. Cominciano ad arrivare anche i dati dei Comuni in Provincia di Bologna: a Budrio vince Bersani con 1.018 voti, contro gli 844 di Matteo Renzi. Vince Bersani a Gaggio Montano, a Granaglione, a Porretta Terme. Vince invece Renzi a Castel di Casio e a Lizzano in Belvedere.
- Ore 22.30: 125 su 165 seggi scrutinati:
P. L. BERSANI 39.292 52,4%
B. TABACCI 463 0,6%
L. PUPPATO 1.987 2,6%
N. VENDOLA 9.188 12,3%
M. RENZI 24.015 32,0%
In provincia di Bologna - tolto il territorio imolese - hanno votato alle primarie per il candidato premier del centrosinistra in 105.206, per un totale di 104.979 voti validi. A vincere è stato Pierluigi Bersani con il 51,66% (54.232 voti), seguito da Matteo Renzi al 32,11% (33.710). Nichi Vendola ha ricevuto il 12,92% dei consensi, Laura Puppato il 2,69%, Bruno Tabacci lo 0,62%.
Dato regionale: Pierluigi Bersani ha il 50,2% dei voti (81.737) in Emilia-Romagna, dopo le spoglio di 374 seggi su 960. Lo ha reso noto il coordinamento regionale delle Primarie. Sulla base degli stessi dati parziali, Matteo Renzi ha il 37,8% (61.618), Nichi Vendola il 9,2% (15.056), Laura Puppato il 2,3% (3.756), Bruno Tabacci lo 0,6% (983).
- Ore 22.00: 110 su 165 seggi scrutinati:
P. L. BERSANI 32.576 52,2% Dato nazionale 44,6%
B. TABACCI 400 0,6% Dato nazionale 1,2%
L. PUPPATO 1.632 2,6% Dato nazionale 3%
N. VENDOLA 7.673 12,3% Dato nazionale 14,4%
M. RENZI 20.087 32,2% Dato nazionale 36,9%
IL SINDACO VIRGINIO MEROLA. "L'alta affluenza è uno splendido segnale popolare - secondo il Sindaco di Bologna, bersaniano "c'è la possibilità di ricostruire una buona politica in questo Paese".
ROMANO PRODI. Tra gli elettori anche il Professore, che non aveva rivelato la sua preferenza, ma che oggi si è mostrato soddisfatto per la grande affluenza: "Speriamo che sia l'inizio di una fase di serenità per l'Italia", il suo commento "Nostalgia? Nostalgia no, perché anzi è il segno che si è seminato bene. Il fatto che dopo sette anni quell'esperimento sia ritenuto valido è secondo me molto utile a risolvere l'empasse in cui si è trovata l'Italia. Questo fatto non può che rendermi contento. In un certo senso mi considero un po' il precursore della vicenda di oggi".