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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Santo Stefano, il “pidiellino ribelle” Tomassini attacca Berselli: “Vogliamo regole uguali per tutti”

Il quartiere in attesa della terza votazione dopo i due no alla Giorgetti si scalda: "Berselli è un disco rotto" dice Tomassini. Berselli: "Amnistia fino alla votazione. La Lega deve stare con noi"

Ancora polemiche attorno alla nomina per la presidenza del quartiere Santo Stefano, l’unico conquistato dal centrodestra, ma poi caduto in “lotte intestine” e ancora in stand-by. Lorenzo Tomassini torna all’attacco definendo il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Berselli “Un disco rotto” mentre lui dichiara: “Chiedo una "amnistia fino alla terza votazione. In caso di fumata grigia, si riunirà il collegio dei probiviri”.

TOMASSINI. “Non è con le minacce che si costruisce qualcosa". La replica del consigliere comunale 'ribelle' del Pdl Lorenzo Tomassini al coordinatore regionale del partito. "Noi chiediamo regole uguali per tutti", ha spiegato Tomassini, tornando anche al 2009 quando il quartiere si trovò in un'empasse analoga che portò all'elezione di Franco Mioni: "Come mai allora Berselli si dimostrò molto più conciliante? Invece oggi è sordo ad ogni forma di dialogo". Insomma, ha proseguito l'ex capogruppo Pdl in Comune, "non ci possono essere regole mutevoli al cambiare dei giorni e dei candidati. Poi uno si stanca" anche perché "ormai lo sport è montare il patibolo in piazza, ma nessuno si mette paura". Dunque, ha concluso Tomassini, "non è questo lo spirito del '94 e non e' con questo spirito che si costruirà il nuovo partito di Alfano".

BERSELLI. Una sorta di "amnistia" sino alla terza votazione. Poi, se ci sarà una "fumata grigia", si convocherà il "collegio dei probiviri e esprimerò parere di espulsione dei due esecutori e del mandante". Così, nel corso della conferenza stampa di presentazione della prossima Festa della Libertà a Mirabello e a margine dell'incontro, il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Berselli, fa il punto sulla situazione della presidenza del quartiere Santo Stefano, l'unico strappato dal Pdl, alle scorse elezioni amministrative. Presidenza per la quale era stata designata Ilaria Giorgetti, cognata del ministro per il Welfare, Maurizio Sacconi. A far mancare i numeri per la sua elezione - in attesa della terza votazione - due consiglieri vicini a Lorenzo Tomassini, capolista Pdl al Consiglio comunale.

LE IPOTESI. Berselli spiega che se dopo la terza fumata grigia “avranno determinato lo scioglimento del consiglio di quartiere, questo è un motivo di espulsione: per i due esecutori e anche per il mandante". Anche perché "ci sono delle regole e tutti devono rispettarle". Nonostante tutto, ha concesso, in caso di ravvedimento prima della votazione "tiriamo un segno e quel che è stato è stato". Quanto all'alleanza con la Lega Nord, questa "é vincolata a stare con noi per il Quartiere”.
 

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