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'Sentinelle in piedi', Lega Nord: 'Chiudere i centri sociali violenti e Daspo'

Dal Daspo alla chiusura. Reazioni alle contestazioni di ieri in occasione della manifestazione delle 'Sentinelle in piedi'. Gsparri: 'A Bologna la consigliera, Cathy La Torre, e il presidente dell'Arcigay, Vincenzo Branà, si sono uniti ai contestatori'. Il Cassero: 'Condanna a qualunque forma di violenza'

Reazioni a catena ai tafferugli di ieri in occasione della manifestazione delle 'Sentinelle in piedi', il flash mob in difesa della famiglia tradizionale, contestata da alcuni centri sociali e associazioni LGBT, con qualche contatto sotto il Pavaglione.

"Anche ieri giornata di ordinaria follia a Bologna. Centri sociali (TPO in testa) manifestano la loro arroganza e anti-democraticità per le vie del centro - scrive il consigliere Lega Nord Manes Bernardini - botte e altro sotto il Pavaglione e perfino dentro Galleria Cavour". Bernardini presenterà un ordine del giorno in consiglio comunale per chiedere la chiusura dei centri sociali che si sono resi colpevoli di simili condotte, il DASPO per i loro rappresentanti e l' espulsione dalla Università per coloro che si rendono colpevoli di simili condotte in città, aggiungendo inoltre la fine di qualsiasi aiuto pubblico alle sigle che operano con questi metodi anti-democratici e esclusione da qualsiasi bando comunale dei loro associati.

Sull'accaduto si è espresso anche il Senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri che in una nota ha condannato gli "intolleranti di sinistra" che "hanno dato luogo a tafferugli, aggressioni e intimidazioni di varia natura. Particolarmente inquietante quanto accaduto a Bologna, dove addirittura la consigliera comunale di Sel, Cathy La Torre, e il presidente dell'Arcigay, Vincenzo Branà, si sono uniti ai contestatori delle Sentinelle dimostrando quanto sia difficile ormai in Italia sostenere i principi della Costituzione, delle leggi e del diritto naturale. Porterà la questione in Parlamento con interrogazioni tese a chiedere perche' vengano permessi questi atteggiamenti intolleranti da parte di sinistre e associazioni gay che vorrebbero impedire perfino manifestazioni silenziose e basate sulla lettura di libri. Gli episodi che si sono verificati a Bologna, a Torino e in altre parti d'Italia dovrebbero far riflettere le assemblee legislative chiamate a valutare temi che non possono essere liquidati con superficialita'. I veri intolleranti oggi sono coloro che vorrebbero imporre un pensiero unico a danno della famiglia e del diritto naturale".

LA TORRE E BRANA' CHIAMATI IN CAUSA DA GASPARRI. "Leggo di scontri, violenze - di un'Apocalisse, praticamente - caduta ieri su Bologna alla manifestazione delle associazioni Lgbt e di tanti altri cittadini: Io c'ero, e posso confermare che è stata una bella giornata di democrazia, colorata e ironica", è la versione della consigliera La Torre, chiamata in causa da Gasparri, che contesta anche il risalto dato dagli organi di stampa agli scontri "quindi mi chiedo: qual è la logica di mostrare solo ed esclusivamente un periferico caso di violenza che nulla aveva a che vedere col corteo pacifico? Questo è il genere d'informazione di cui abbiamo bisogno?" (GUARDA IL VIDEO)

"Oggi c'era una notizia da raccontare: che Bologna è una città umana, contro l'omotransfobia, il sessismo e i razzismi - scrive su Facebook Vincenzo Branà, presidente de Il Cassero "invece alcuni irresponsabili, che hanno apertamente strumentalizzato i cittadine e le cittadine scesi in piazza, hanno deciso che la notizia dovesse diventare un'altra, cioè i feriti. Il Cassero condanna qualunque forma di violenza, non fa differenza tra i fascisti nei pensieri e nelle azioni: a tutti dice "no". La nostra presenza in piazza oggi rivendicava il diritto ad esistere e a respingere le forme di violenza - culturale, politica e fisica - di cui siamo bersaglio metodico in quanto gay, lesbiche e trans. Chiunque abbia portato la violenza oggi in città manifestava perciò contro di noI".

Violenza e arroganza dimostrata dai Centro Sociali, per la consigliera Leghista a Palazzo d'Accursio, Lucia Borgonzoni: "Parole chiave su cui basare i loro comportamenti. piena solidarietà alle mamma e ai papà delle "sentinelle in piedi", che pacificamente, cosa che ai centri a-sociali viene difficile, stavano manifestando! Ribadisco ciò che ho già detto nei giorni scorsi, vanno tolti gli spazi comunali a chi non sa vivere in modo civile e con i suoi comportamenti mette a rischio l'incolumita' altrui!"

In una nota Farbizio Nofori, portavoce Provinciale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale Bologna, presente ieri in Piazza Galvani alla manifestazione, ha  dichiarato: "Com'è possibile che per una manifestazione pacifica ed autorizzata  sia necessario tutto questo dispiego di Forze dell'ordine, perchè ancora una volta la città è in mano ai soliti centri sociali e gruppi antagonisti? Come mai è stato permessa tutta questa violenza nei confronti delle sentinelle in piedi con insulti, lancio di uova, petardi e scontri.  I colpevoli  rimarranno ancora una volta impuniti?" E aggiunge: "la città ormai è completamente in mano a questa gentaglia che non permette neanche di portare avanti una propria opinione, gesti come questi contengono solo un messaggio: o ci si uniforma al loro pensiero o non si ha diritto ad esprimere il proprio dissenso? Questo è il grado di tolleranza e civiltà di questi personaggi?  Il PD adesso che non sono state assaltate le loro sedi, non ha nulla da dire a riguardo?"

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