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Infiltrazioni mafiose, la Lega scuote il Comune: "Cosa si sta facendo di concreto?"

Dopo il sequestro del "Regina Margherita" torna l'allarme sulle ramificazioni della malavita fin sotto le Due Torri. La Lega Nord chiede il pronto intervento di Maroni e interpella l'Assessore alla legalità di Bologna

Dopo le vicende dei giorni scorsi, che hanno portato lo spettro di infiltrazioni mafiose sotto le Due Torri, La Lega ha presentato un'interpellanza parlamentare.

SEQUESTRO "REGINA MARGHERITA". Il casus belli è stato il sequestro, avvenuto pochi giorni fa, della pizzeria “Regina Margherita” di via Santo Stefano, coinvolta nell’ambito dell’inchiesta denominata  “Megaride”, su riciclaggio ed usura volta al reinvestimento di capitali illeciti in catene di ristoranti, pub e bar collegati al clan camorristico Lo Russo.

Nata in Campania, l’operazione ha toccato diverse città italiane, tra cui appunto Bologna, perché tra le società coinvolte ci sarebbe appunto il franchising "Regina Margherita Group".

DOMANDE AL GOVERNO. “La vicenda” – sottolinea l’On. Angelo Alessandri, Segretario Nazionale della Lega Nord Emilia – “riapre un capitolo sempre dolente e fonte d’inquietanti interrogativi nella nostra regione, ossia la presenza diffusa ed ormai evidente di infiltrazioni malavitose di diversa origine e non solo italiana (camorra campana, ndrangheta calabrese, mafia siciliana e malavita cinese o di origine islamica), che avvolge i tessuti produttivi locali e finisce per coinvolgere e compromettere pesantemente anche le attività economiche territoriali altrimenti trasparenti e corrette, in quanto potrebbero, inconsapevolmente, relazionarsi con operatori economici apparentemente puliti ma di fatto dediti alla criminalità”.

Alessandri ha così intenzione di chiedere al ministro dell'Interno Maroni "quali iniziative urgenti intenda assumere al fine di contrastare e debellare definitivamente" quaeto fenomeno.

INTERPELLATO IL COMUNE. Sul tema interviene anche Manes Bernardini, Capogruppo della Lega Nord in Consiglio Comunale a Bologna e Consigliere Regionale, che chiama in causa Nadia Monti, neo assessore di Bologna con deleghe alla legalità, commercio e attività produttive.

“Occorre che la neo assessore”  – afferma Bernardini – “relazioni urgentemente in commissione su quanto sta accadendo nella nostra città. Un’ Amministrazione Comunale responsabile non può non avere sotto controllo una realtà cittadina dove le infiltrazioni malavitose in ambito economico-commerciale pare siano all’ordine del giorno, come la cronaca di questi giorni, purtroppo, racconta”.

Per queste ragioni Bernardini preannuncia un apposito ordine del giorno per portare la discussione sulle problematiche delle contaminazioni malavitose nel tessuto imprenditoriale e commerciale bolognese nella commissione competente. “L’assessore Monti” – conclude Bernardini – “deve dirci cosa stia facendo di concreto il Comune di Bologna per garantire un commercio sano e un’ imprenditoria locale non contaminata della malavita organizzata. Spero che l’assessore, non essendo neanche di Bologna, abbia compreso in fretta le caratteristiche del territorio bolognese, per assicurare un indifferibile intervento garantista della pubblica amministrazione”.
 

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