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Sgarbi sindaco a Bologna? Un sondaggio per decidere se candidarlo

Il critico d'arte ed ex sindaco di San Severino Marche e Salemi critica l'amministrazione: "Bologna non merita i nani che si ritrova. Gente che è lì grazie ai partiti, ma che non ha un progetto, un pensiero"

Il nome di Vittorio Sgarbi sulle pagine della stampa locale. No, non è perchè questi sono i giorni in cui in città trionfa l'arte (Arte Fiera 2016 ha aperto i battenti nei padiglioni di Piazza Costituzione). Il nome del critico ed ex sindaco di San Severino Marche e di Salemi sarebbe venuto a galla come candidato sindaco a Bologna, alle prossime elezioni amministrative. 

Sarebbe stato Silvio Berlusconi a fare il nome di Vittorio Sgarbi come possibile candidato del centrodestra per Bologna e mentre le reazioni si sommano (compresa quella di Matteo Salvini, che fa sapere che la sua candidata è Lucia Borgonzoni) è lo stesso Sgarbi a divulgare una nota stampa per fare chiarezza sulla sua posizione. 

In commento alle reazioni seguite alla proposta di Berlusconi il critico d'arte (che non ha affatto abbandonato l'idea di un impegno a Milano) dice: "Bologna rimane una proposta interessante, anche perché non merita i nani che si ritrova. Uno come Merola, senza un partito dietro, non prenderebbe un voto. Anzi, ne prenderebbe quanti un telepass al suo posto, cioè niente, dal momento che faceva il casellante ed è stato perfettamente sostituito da una macchina.  Come lui tanti altri che oggi calcano la scena politica: gente che è lì grazie ai partiti, ma che non ha un progetto, un pensiero. Rappresentano il Medioevo della politica e la gente è stanca di loro".

"Bologna diventa interessante - continua Sgarbi - anche soltanto per riuscire a sottrarla all'esercizio abusivo delle parole da parte di persone inette, che hanno avuto tanto dalla politica e niente hanno dato alla città. Queste cose che io dico con franchezza, evidentemente, indispettiscono. 

"L'unico mondo per misurarsi prima del voto - sfida Sgarbi - sono i sondaggi, a Milano come a Bologna. Se quelli che a Bologna avanzano dubbi su di me hanno un altro nome, lo espongano a un sondaggio. Un sondaggio su un nome singolo, non sui partiti. Intendo comunque misurarmi - conclude Sgarbi - al di fuori dei partiti. E non mi pongo il problema del supporto della Lega. A Bologna interpelliamo i cittadini, per sottrarre la città agli omuncoli che l'hanno resa anonima e morta". 

E qualcuno, sui social sembra gradire l'idea: "Caro Vittorio il pensiero che Bologna possa essere amministrata con passione, buon gusto, buon senso e che possa farla rifiorire è un bellissimo sogno".

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