Strage 2 Agosto, Cancellieri: 'Io con voi, Commissario per la verità"
Cerimonia commemorativa, dopo due anni di latitanza il Governo c'è, nella persona del Ministro Cancellieri. Da lei apertura totale ai parenti delle vittima, a far luce sull'accaduto. Ma ribadisce 'Unica ragion di Stato è la verità'
Oggi 2 agosto 2012, Bologna ricorda la strage più grossa della sua storia moderna: un attentato esplosivo alla stazione dei treni seminò morte e paura. 85 morti, 200 feriti. Persone innocenti. Cittadini, turisti di passaggio lungo quei binari che poi diventarono tombe. Per bambini, donne, anziani.
Oggi - a due anni d'assenza - il Governo torna alla cerimonia di commemorazione della strage. A farne le veci il Ministro dell'Interno Anna Maria Cancellieri. "Una presenza molto gradita", coma hanno affermato i familiari delle vittime, amareggiati in passato per la latitanza istituzionale.
A ringraziare l'ex commissario di essere in città è stato il sindaco Virginio Merola, in apertura del discorso commemorativo tenuto stamattina a Palazzo D'Accursio: 'Siamo soddisfatti e grati della sua presenza - ha detto il primo cittadino - è un segnale di rispetto".
Poi parola alla Cancellieri, che ha esordito rivolgendosi ai familiari di chi in quella terribile strage ha perso al vita: 'Sono commossa e onorata di essere qui in nome del Governo, consentitemi di sentirmi un po' bolognese. So che c'è tanta strada da fare con spirito laico, ma voglio ribadire l'impegno dello Stato. Perchè l'unica ragione di Stato è la verità ". Stato e verità, un concetto già ribadito dal Premier Mario Monti durante l'anniversario della Strage di Capaci, che il Ministro oggi ha voluto riprendere. Sottolineare. Fugando le polemiche, gli attacchi.
Poi l'ex guida felsinea ha offerto il suo impegno, proponendosi come "commissario straordinario per la verità", perchè ha aggiunto "questi morti sono i nostri morti... e ci sono molti interrogativi che rimangono senza risposta e di fronte a questi non ci può essere nessuna porta chiusa. Io sono con voi pronta a percorrere tutte le strade che possono portarci alla verità."
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Dopo Cancellieri parola a Paolo Bolognesi, Presidente dell'Associazione Parenti delle vittime, che non perde occasione per 'strisciare' il Governo che "finalmente dopo due anni ha mandato un ministro". E poi lo sfogo, la rabbia, per una verità reclamata, taciuta, insabbiata secondo i familiari delle vittime. come rivendicano da anni. "Abbiamo imparato a leggere i documenti - aggiunge bolognesi - ... cose come la pista palestinese sono una palla. Un depistaggio. E i depistaggi sono iniziati già nel marzo 1980".
