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Copertura tamponi per fase tre, botta e risposta tra Bonaccini e la Lega

Per i consiglieri del Carroccio l'obiettivo dei 10mila test al giorno è ancora lontano. "Regione ha fallito". La replica: "Siete poco lucidi"

"Fallito l'impegno della Regione di realizzare 10mila tamponi al giorno per contrastare l'epidemia da Coronavirus". La Lega torna a criticare la Regione per il numero di tamponi fatti. I consiglieri del Carroccio hanno presentato una interrogazione in Assemblea legislativa per dimostrare la mancata realizzazione delle promesse fatte.

La prima firma è quella di Simone Pelloni. "Nei giorni immediatamente antecedenti le dimissioni dal suo incarico di commissario ad acta per l'emergenza Covid-19 in Emilia-Romagna, avvenute il 9 maggio 2020- ricordano i consiglieri leghisti- Sergio Venturi, dichiarò che la nostra regione avrebbe raggiunto quota 10mila tamponi giornalieri entro metà maggio. Nei giorni immediatamente successivi l'assessore alle politiche per la salute, Raffaele Donini, confermò tale impegno posticipandolo alla fine del mese di maggio; in previsione di arrivare a poter poi effettuare 15.000-20.000 tamponi al giorno a settembre".

Erano "parole al vento", accusano i leghisti dal momento che ad esempio il 15 giugno sono stati fatti solo 3.945 tamponi nasofaringei e 1.216 test sierologici. Ma in previsione di una possibile recrudescenza del virus Covid-19 durante in autunno, la Regione "dovrà essere in grado- sottolineano ancora i leghisti- di contrastare efficacemente la malattia anzitutto attraverso una vasta campagna di tamponi sulla popolazione, tamponi la cui importanza si è dimostrata fondamentale in questi mesi".

Di qui l'interrogazione per sapere se "la giunta considera ancora proprio l'impegno dei 10mila tamponi giornalieri, perché è stato disatteso il proprio programma di contrasto alla pandemia da Covid-19 e con quale strategia operativa la Giunta regionale intende affrontare una possibile recrudescenza del virus nei mesi autunnali".

Stefano Bonaccini replica a muso duro: "Capisco che quando perdi di quasi 10 punti dopo aver strombazzato per mesi che avresti stravinto, si possa perdere lucidità", scrive il governatore dell'Emilia-Romagna. "Ma consiglierei agli amici della Lega in regione- prosegue Bonaccini- di calibrare bene le critiche sulla nostra sanità pubblica, che ancora una volta ha fatto la differenza e che in campagna elettorale proposero di privatizzarne una buona parte, se avessero vinto". (Bil/ Dire)

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