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Venerdì, 19 Aprile 2024
Politica

Terremoto, il ministro Severino: "Detenuti al lavoro per ricostruire l'Emilia"

Aiuti per la ripresa potrebbero provenire dalle carceri, impiegando i reclusi come forza lavoro nei territori colpiti dal sisma. E' la proposta avanzata ieri dal Ministro della Giustizia in visita alla Dozza

Emilia sotto le macerie: abitazioni, aziende, simboli culturali crollati sotto i colpi del sisma. 14 mila circa gli sfollati, 24 le vittime, milioni di danni per l'economia locale, che ha visto colpite l'80% delle attività produttive, messo a rischio 20.000 posti di lavoro, fermato 3.500 aziende. Per ripartire, ricostruire, tornare a vivere serve una mano. Il popolo emiliano, fiero e composto, si è mostrato battagliero e dignitoso, ma dal Governatore della Regione - Vasco Errani - l'appello al Governo e al resto d'italia a non abbandonare i terremotati.

Un ulteriore aiuto potrebbe arrivare dai detenuti, almeno questa è la proposta del ministro della Giustizia Paola Severino, ieri in visita alla Dozza di Bologna. Per il ministro, infatti, ci si potrebbe avvalere dei detenuti, almeno di una parte di loro, per i lavori di ricostruzione nelle zone terremotate.

In questo modo si renderebbe i reclusi "protagonisti di una ripresa esemplare". Una "piccola idea", come la definisce il Guardasigilli, per la risocializzazione e il reinserimento dei detenuti, che potrebbe giovare alla comunità. Il bacino da cui pescare? Tossicodipendenti ed extracomunitari.

 

 

 

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