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Ticket, gratis per gli stranieri. Lega infuria: "Paga Pantalone"

Cocconcelli punta dito contro le disparità di trattamento tra extracomunitari e cittadini italiani e invita "i bisognosi bolognesi a non pagare e avvalersi delle cure come loro"

I cittadini extracomunitari si avvalgono dell'assistenza sanitaria senza pagare il ticket, mentre gli italiani devono contribuire. Questo la delazione del Carroccio per bocca della consigliera comunale Mirka Cocconcelli.

A poche settimane dall'introduzione dei ticket della Regione, la Lega Nord bolognese ha voluto sottolineare che "i costi che sostiene la sanità regionale sono creati anche dall'erogazione di una serie di servizi aggiuntivi e di prestazioni terapeutiche e diagnostiche fornite anche a un ambulatorio gratuito, Sokos, che paga diverse prestazioni le quali, in linea di massima, non rivestono i caratteri dell'urgenza né dell'emergenza".

In particolare Cocconcelli ha ricordato che queste prestazioni "sono fornite gratuitamente ai soli cittadini comunitari, neocomunitari (bulgari e romeni) e extracomunitari che non possiedono un contratto di lavoro continuativo e/o una dimora stabile. E molti di questi sono clandestini".

UN SISTEMA CHE FA ACQUA. Le Asl, ha proseguito, "erogano le prestazioni non urgenti e poi dovrebbero chiederne il rimborso, soprattutto per quanto riguarda i neo comunitari (rumeni e bulgari) alla nazione di riferimento". Ma, si è chiesta la Cocconcelli, "a chi chiedono il rimborso visto che le persone curate sono spesso clandestine o forniscono indirizzi falsi, generalità non corrette o non le forniscono proprio, per cui, di fatto, non si riesce a chiedere agli stati di appartenenza alcun rimborso per le spese sostenute. Oppure con lo Stato di provenienza non vi è alcuna convenzione (leggasi Romania e Bulgaria)". Quindi alla fine, per l'esponente leghista, "paga Pantalone", pagano "i cittadini di Bologna che quando vanno dal medico a denunciare una patologia si pagano le cure per intero o contribuiscono a pagare le medicine tramite idoneo ticket".

Da qui l'invito "a tutti i cittadini bisognosi, italiani e bolognesi, in quanto comunitari, e in fascia di reddito inferiore a 36.000 euro, a rivolgersi a questo fantastico ambulatorio per non pagare più il ticket sanitario e avvalersi delle cure così come avviene per i cittadini extracomunitari, neocomunitari e clandestini". In questo modo, ha concluso la Cocconcelli, "sarà piena e totale l'attuazione dell'articolo 32 della Costituzione nel rispetto del diritto di ognuno e nella espressione della più compiuta democrazia!".


(fonte ANSA)
 

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