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Politica

No al tram, parte la raccolta firme per chiedere il referendum

Promotori dell'iniziativa alcuni esponenti di Forza Italia e Insieme Bologna

Partirà lunedì 16 dicembre, nel corso di un incontro con la stampa che si terrà alle 15.30 all’Hotel Metropolitan di Bologna, la raccolta firme per chiedere la consultazione dei cittadini bolognesi sul progetto della  linea rossa tram ‘Borgo-Caab’.

Il Comune infatti ha ottenuto fondi per 509 milioni per il progetto che porterà alla reintroduzione di un trasporto filoviario su rotaia dopo la dismissione negli anni '60 e che nei progetti dovrebbe andare a regime a partire dal 2026.

Promotori dell’iniziativa sono Forza Italia con il coordinatore regionale Adriano Paroli e il capogruppo al Senato Anna Maria Bernini e il civico di Insieme Bologna Manes Bernardini. Nel corso dell’incontro verranno presentati  il quesito e il comitato referendario guidato dall’architetto Gabriele Tagliaventi, Andrea Spettoli (consigliere civico  del quartiere Borgo Reno gruppo Insieme Bologna),  Antonio Fiamingo (coordinatore cittadino FI) e Mario Pedica (Coordinatore provinciale FI).

La linea 1, che sulla carta partirà da Borgo Panigale per arrivare in Fiera e fino al Caab, è stata finanziata dal ministero dei trasporti. La notizia del via libera al finanziamento del tram per la verità risale all'ottobre scorso, dopo un incontro romano tra Merola, Priolo e la ministra ai Trasporti De Micheli. Non si conosceva ancora l'entità del finanziamento, e il rischio di vedersi assegnata solo una tranche di fondi avrebbe messo non poco i bastoni tra le ruote al progetto. Ma è andata bene.

Per il presidente regionale Lorenzo Frattini di Legambiente è "decisamente una buona notizia", per un progetto che "tra troppi progetti inutili e dannosi, finalmente uno a favore del trasporto pubblico". L'apertura di credito però mette in guardia e invita a evitare "sprechi e ritardi" nella prosecuzione dell'opera.

Il comitato No Tram invece attacca a testa bassa, bollando la novità come "trovata da campagna elettorale", puntando il dito sulla ministra Paola De Micheli e chiedendosi se la responsabile dei trasporti del governo "avrà il coraggio di avere sulla coscienza la distruzione di una città e il fallimento delle attività commerciali nei 10 anni di lavori", stima il comitato, che in un lungo post sui social parla anche del "taglio di 250 alberi sani" e del fatto che "il nostro centro storico sarà devastato da un treno di 33 metri".

La Lega invece contesta la cifra del finanziamento. Attraverso la capogruppo in consiglio comunale Francesca Scarano il Carroccio fa sapere che "I 509 milioni annunciati "sono troppi per costruire una inutile linea del tram. Tra costi di opere civili ed impianti- afferma Scarano, in una nota- ne serviranno sì e no 350 e, anche questi, saranno inutilmente investiti in un'opera che renderà felice solo il sindaco Virginio Merola e l'assessore Irene Priolo".

Per la candidata alle regionali Lucia Borgonzoni "è un favore a Farinetti (patron di Fico - ndr), ai bolognesi poco, le associazioni di categoria sono contrarie. Andrebbe a spaccare non solo un quartiere, ma una intera parte della città", con attività commerciali "che non riusciranno più ad essere raggiunte".

Manes Bernardini di Insieme Bologna, su Facebook parla di "grande errore e danno per la nostra città", rilanciando la richiesta di convocare "subito" sul tema tram un referendum.

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