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Salute

Dolori cervicali, l'esperto: "Attenzione a postura e alimentazione"

Sei italiani su dieci soffrono di cervicalgia e questi dolori colpiscono praticamente ogni fascia di età. Il dottor Saracino spiega: "I motivi scatenanti possono derivare dal mantenimento di posizioni per lungo tempo e da un non adeguato compenso di attività fisica"

Sono circa 15 mila gli italiani che ricorrono ogni anno a cure mediche per i cosiddetti dolori cervicali. Collo, nuca, spalle,: sono questi i punti deboli e oggi ben 6 italiani su 10 soffrono di cervicalgia, una fastidiosa patologia legata all’infiammazione della cervicale che colpisce sia uomini che donne, indifferentemente. 

Le cause dei dolori sono diverse: connessioni con emicrania e cefalea 

"I dolori al rachide cervicale sono molto frequenti e presentano numerose cause. Molto spesso sono associati a sintomi come cefalea ed emicrania. Quando i dolori colpiscono solo la zona cervicale, questa infiammazione si chiama cervicalgia. Se interessano anche il braccio si usa il termine di cervico-brachialgia, se la sintomatologia interessa anche il cranio si parla di cefalea muscolo-tensiva". Questa la premessa: è il Dottor Davide Saracino presidente AIFI Emilia Romagna (associazione italiana fisioterapisti), a spiegare per bene cause, sintomi e rimedi per i dolori cervicali. 

Quali possono essere le cause? 

"Posture prolungate o scorrette, mancanza di esercizio fisico, cattive abitudini alimentari , disturbi digestivi e viscerali e stress possono provocare infiammazioni e irritazioni dei legamenti, muscoli e disco intervertebrale del rachide cervicale portando a dolori che si manifestano lungo il collo, a livello di spalle e dorso e possono sfociare in cefalee ed emicranie". 

Quando si manifestano i sintomi?

"I sintomi si possono manifestare la mattina, durante o al termine di una giornata di studio o lavoro e colpire praticamente tutte le fasce d’età. I motivi scatenanti possono derivare dal mantenimento di posizioni per lungo tempo e da un non adeguato compenso di attività fisica, da movimenti ripetuti con le braccia soprattutto al di sopra della testa, da cattiva digestione e reflusso gastro-esofagico o nel caso di dolori che si manifestano principalmente la mattina, dal digrignamento notturno che provoca contratture e irritazioni ai muscoli masticatori". 

Come si possono curare e prevenire questi sintomi? 

"La prevenzione è molto importante, un costante esercizio fisico e una buona alimentazione sono i primi passi per evitare lo scatenarsi di sintomatologie acute che, in molti casi, possono diventare croniche. Una volta che avvenuta la comparsa del dolore risulta importante affidarsi a professionisti sanitari che ne possano individuare cause ed i relativi rimedi". 

A chi affidarsi?

"Sicuramente al fisioterapista che, una volta escluse le cosiddette “bandiere rosse” ovvero cause di competenza medica, effettua una valutazione della postura, dei movimenti del rachide cervicale e dorsale, delle spalle e della mandibola oltre che della tensione ed eventuale presenza di contratture dei muscoli cervicali e masticatori. Una volta individuata la causa, propone un piano di trattamento individuale volto alla risoluzione del problema ed alla prevenzione dello stesso". 

In cosa consiste un trattamento fisioterapico?

"Dopo la fase di valutazione, un trattamento fisioterapico consiste nell’applicazione di tecniche manuali passive come manipolazioni vertebrali, tecniche di stretching e rilassamento muscolare rivolte alle strutture del corpo individuate come causanti il dolore e in esercizi attivi specifici di rinforzo muscolare e aumento della coordinazione. Il fisioterapista può inoltre utilizzare tecniche osteopatiche rivolte anche a cranio e visceri per trattare le cause di cattiva digestione e tensione della muscolatura masticatoria. 
Il fisioterapista può utilizzare, inoltre, elettromedicali o bendaggi colorati e al termine della seduta, consigliare esercizi di auto trattamento che possono aiutare nel mantenimento di posture prolungate nel tempo".

Come faccio a essere sicuro di affidarmi ad un fisioterapista vero? "Il fisioterapista è un professionista sanitario laureato che può svolgere la propria attività in studi privati, poliambulatori, ospedali pubblici o privati.  Purtroppo la piaga dell’abuso professionale in fisioterapia è annosa e molto importante. A fronte di 60 mila fisioterapista in Italia si stima l’esistenza di circa il doppio di figure non sanitarie che si spacciano per fisioterapisti senza averne i titoli. 
Fortunatamente questo è un periodo storico per la nostra professione, infatti la legge 3 del 2018 ha istituito l’albo de fisioterapisti. Da quest’anno tutti i fisioterapisti avranno l’obbligo di iscriversi per poter esercitare la professione, aspetto che permetterà al cittadino che consulterà l’elenco dell’albo di conoscere con certezza se il professionista a cui ha affidato la sua salute è un fisioterapista vero. 
Le iscrizioni al neonato albo partiranno tra qualche settimana, nel frattempo i cittadini possono chiedere informazioni o consultare gli elenchi degli iscritti all’associazione rappresentativa dei fisioterapisti italiani, l’AIFI che, nella compagine regionale ha sede a Bologna. Nel sito regionale (www.emiliaromagna.aifi.net) il cittadino potrà trovare oltre agli elenchi dei fisioterapisti iscritti, anche tutte le informazioni per riconoscere un abuso professionale". 

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