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Salute

Intestino, il nostro secondo cervello: «Fastidi e alterazioni col cambio di stagione, vi spiego il perchè»

L'INTERVISTA. E' il direttore della Gastroenterologia dell'Azienda Ausl di Bologna Vincenzo Cennamo a spiegare cosa accade al nostro intestino quando cambia il clima e si passa alla stagione più fredda

Il cambio di stagione influenza il funzionamento del nostro intestino? Non è un caso se questo organo importantissimo viene definito anche "secondo cervello", dopo che se ne è scoperto il valore, inizialmente sottovalutato. Vicenzo Cennamo, direttore della Gastroenterologia dell'Azienda Ausl di Bologna, è lo specialista al quale abbiamo fatto alcune domande e chiesto consigli per la prevenzione e per la cura dell'intestino. 

«Alla base di tutto c'è la considerazione che gli organismi viventi cambiano vita e abitudini a seconda delle stagioni che si alternano: l'uomo non può certo essere un'eccezione "monostagionale" della natura. E infatti il rapporto fra stagionalità e disturbi digestivi è acclarato, con intensificazioni di fastidi e alterazioni all'apparato gastrointestinale, reflusso e colon irritabile. Con il passaggio all'inverno e il cambio dall'ora legale a quella solare si manifestano alcuni aspetti psicosomatici e alterazioni di alcuni neurotrasmettitori che agiscono sia direttamente che indirettamente sul nostro intestino». 

«L'intestino per molti non è un organo "nobile", ma non è così. Poveretto invece, ha moltissime qualità e ci sono dei modi di dire di tipo storico che lo confermano (una cosa che "non mi va giù" per esempio) oltre alla palese relazione intima fra la nostra parte interiore e le nostre interiora: ansia e depressione incidono su regolarità e alterazioni, conferma che noi siamo una cosa sola e che non si devono considerare i singoli organi a sè. Sarebbe come sostituire le porte di casa con dei muri che separano le stanze». 

A influire sull'intestino nel passaggio dall'estate all'inverno oltre ai ritmi, anche naturalmente il cambiamento degli elementi termici e l'esposizione al sole che cala: «Non dimentichiamo l'alimentazione e l'idratazione, con tutte le variazioni che determinano.Credo fermamente nell'efficacia dell'autoascolto in generale, a maggior ragione quando si parla di alimentazione: bisogna imparare a conoscersi e arrivare a una forma di equilibrio propria, determinata da una dieta varia». 

In quanti soffrono di disturbi intestinali? E' vero che le donne sono più soggette?

«Una persona su quattro ha dei disturbi legati all'intestino e sì, le donne sono colpite due volte più degli uomini (però lvivono di più!). In età fertile questo è determinato anche dalle reazioni legate al ciclo mestruale, oltre che da una maggiore sensibilità generale del sesso femminile, più soggette quindi alle variazioni».

Quando è il caso di rivolgersi a uno specialista? Come fare prevenzione?

«Partiamo dalla prevenzione. Dai 50 ai 69 anni abbiamo un programma di screening per il cancro al colon, un test molto semplice per il quale in base ai risultati si procede con i progressivi controlli. E' il caso di farsi vedere da un medico se si notano dei cambiamenti repentini, sangue nelle feci, esami del sangue con anemia o altri sintomi non storici che meritano una valutazione approfondita. Attenzione insomma al famoso "sintomo nuovo"». 

Cosa ci dice dei probiotici? Come sceglierli e per quanto tempo e quando assumerli?

«Non mi piace la tendenza culturale a ridurre tutto a una forma di slogan e a generalizzare: la semplificazione non vale per un organo complesso come l'intestino. Che dire dei probiotici? E' un argomento complesso che meriterebbe un'inchiesta più che un piccolo approfondimento. I probiotici funzionano indubbiamente sull'equilibrio: il nostro corpo viene colonizzato da un mondo sconosciuto di batteri e durante le variazioni stagionali possono essere degli ottimi alleati, con notevoli possibilità di miglioramento. Consiglio dei cicli della durata di un mese ciascuna. Il tema interessante in fatto di probiotici è che siano nati come integratori e che ora si tenda a classificarli come device medicali». 

Acqua e limone? Che ci dice sul 'mito' del canarino?

«Il canarino è un must. Tutti mi chiedono se acqua calda e limone facciano bene davvero. A livello storico lo ritroviamo sempre in effetti, stimola lo sblocco digestivo, idrata ed è un buon rimedio naturale. Solo lo scosiglio a chi soffre di reflusso gastrico»

Le tre regole per salvaguardare l'intestino?

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