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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Salute

Malattie veneree, Fratelli d'Italia: "Troppa libertà sessuale, serve prevenzione"

Dai primi anni 2000 a oggi, le malattie veneree a Bologna hanno fatto registrare un netto incremento: si parla al momento di circa 300 casi all'anno di clamidia, 170 casi di gonorrea e circa 120 casi di sifilide, aumentata del 400% in 15 anni

Giancarlo Tagliaferri, consigliere regionale di Fratelli d'Italia riprende i dati diffusi ieri dal Centro malattie sessualmente trasmissibili del Policlinico Sant'Orsola di Bologna, chiedendo alla Giunta Bonaccini di intervenire: "Aumentano  preoccupante"delle malattie veneree a Bologna e si promuovono Gay pride, Gender Bender e aborto facile, all'insegna di una liberta' sessuale il piu' ampia e disinibita possibile".

In particolare, Tagliaferri chiede alla Regione "quali misure si stiano prendendo per contrastare questi aumenti percentuali di infezioni e se non si ritengano evidentemente insufficienti le misure preventive sino ad ora adottate". L'esponente Fdi domanda anche "se non si reputi indispensabile un'azione di contro-informazione sui pericoli derivanti da spregiudicati atteggiamenti e abitudini sessuali senza un'adeguata informativa, soprattutto nelle scuole, verso minori e adolescenti, dei rischi che si possono correre e che si fanno correre ai partner, magari inconsapevoli".

Dai primi anni 2000 a oggi, le malattie veneree a Bologna hanno fatto registrare un netto incremento: si parla al momento di circa 300 casi all'anno di clamidia, 170 casi di gonorrea e circa 120 casi di sifilide, aumentata del 400% in 15 anni. Secondo i dati in possesso del centro del Sant'Orsola, la percentuale piu' alta di infezioni riguarda i giovani tra i 18 e i 25 anni e gli uomini oltre i 50 anni. Per la sifilide in particolare, nella maggior parte dei casi si tratta di uomini, con una maggiore incidenza tra gli omosessuali. Al centro bolognese si rivolgono circa 3.500 persone all'anno come primo accesso e il 50% di loro dichiara di non usare mai alcun tipo di contraccettivo. Solo l'8% afferma di usare sempre il preservativo.

(Dire)

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