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Giovedì, 25 Aprile 2024
Salute

Sanità, oltre 56 milioni per nuovi ospedali e macchinari

Un pacchetto di interventi per la riqualificazione di 4 padiglioni del Sant’Orsola, nuove strutture e macchinari per il trattamento dei tumori

Un pacchetto di interventi da 56 milioni di euro che la Regione investirà nella sanità dell’Emilia-Romagna, quindi nuovi ospedali, riqualificazione delle sedi esistenti e macchinari all’avanguardia nel trattamento delle patologie tumorali. Lo fanno sapere in una nota congiunta il presidente Stefano Bonaccini e l'assessore regionale Sergio Venturi. 

L’ultima seduta dalla Giunta regionale ha stanziato le risorse attingendo da quelle accantonate sulla cosiddetta “Gestione sanitaria accentrata”: 46 milioni sono destinati alla ristrutturazione del Pronto soccorso dell’Ospedale del Delta (Fe), alla riqualificazione di quattro padiglioni del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi, alla progettazione del nuovo Ospedale di Cesena e all’acquisto degli “acceleratori lineari” da parte di due aziende ospedaliero-universitarie, Parma e Bologna, e quattro Ausl, Piacenza, Reggio Emilia, Bologna, Romagna. Altri 10,5 milioni vanno a sostenere i piani di investimento delle Aziende Usl di Piacenza, Reggio Emilia, Imola, Ferrara, Bologna e delle Aziende ospedaliero-universitarie di Modena e Bologna.

“Continuiamo ad investire per una sanità all’avanguardia, fatta di strutture e servizi che siano in grado di rispondere ai bisogni dei cittadini. E lo facciamo destinando consistenti risorse alla realizzazione di nuovi ospedali, all’ammodernamento di quelli esistenti, all’acquisto di apparecchiature molto utili per il trattamento di patologie anche gravi. Grazie all’uso appropriato e razionale delle risorse, che ci ha permesso di risparmiare nell’ultimo triennio 445 milioni attraverso la centrale unica per gli acquisti nella pubblica amministrazione, abbiamo potuto assumere nuovo personale, che rappresenta la forza principale del nostro sistema sanitario, e decidere di eliminare, dal prossimo anno, il superticket su farmaci e prestazioni specialistiche, che rimarranno solo per i redditi alti, superiori ai 100mila euro annui, per finanziare anche l’abolizione del ticket base da 23 euro per le famiglie numerose. Razionalizzare la spesa significa anche questo: poter utilizzare le risorse liberate a vantaggio dei cittadini, destinandole a nuovi investimenti; oggi provvediamo dunque ad assegnare queste risorse, rispettando gli impegni assunti con le Aziende”.

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