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Coronavirus, Merola: "Niente retta ai nidi nei giorni dell'ordinanza"

Lo assicura il sindaco Virginio Merola che, assieme all'assessore alla cultura, Matteo Lepore, e al direttore generale del Comune, Valerio Montalto, oggi ha incontrato Cgil, Cisl e Uil e le associazioni delle imprese cooperative che operano nei contratti di appalto

Le famiglie con bambini negli asili nido di Bologna non dovranno pagare le rette per i giorni di chiusura decisi per far fronte all'emergenza del coronavirus. Allo stesso modo i lavoratori impiegati negli appalti dei servizi scolastici, educativi e culturali del Comune non perderanno un giorno di stipendio, ma saranno dirottati in questa fase su altre attività.

Lo assicura il sindaco Virginio Merola che, assieme all'assessore alla cultura, Matteo Lepore, e al direttore generale del Comune, Valerio Montalto, oggi ha incontrato Cgil, Cisl e Uil e le associazioni delle imprese cooperative che operano nei contratti di appalto. Il sindaco, si legge in una nota di Palazzo D'Accursio, ha ritenuto che le conseguenze dell'ordinanza del Ministero della Salute e della Regione Emilia-Romagna su questi servizi non debbano ricadere sul salario dei lavoratori impiegati in questi appalti.

Quindi, nel rispetto dei singoli contratti, il Comune di Bologna chiederà una riprogrammazione dei servizi non resi nei giorni di chiusura in modo da impegnare il personale coinvolto così da poter garantire l'invarianza salariale. "Il Comune di Bologna non intende realizzare risparmi nel proprio bilancio e reinveste le risorse tutelando così le famiglie e i lavoratori", rivendica Merola. "Ho ritenuto giusto condividere queste decisioni con i sindacati e le imprese cooperative del nostro territorio. Guardiamo avanti confidando che si possano al più presto effettuare scelte nella direzione del ritorno alla piena normalità", aggiunge il sindaco

Le organizzazioni sindacali "prendono atto positivamente della decisione dell'amministrazione comunale e auspicano che le modalità di tutela del lavoro possano essere estese a tutta l'area metropolitana". Soddisfatte anche le coop. "Abbiamo preso positivamente atto della decisione del Comune di Bologna valutandola come primo passo positivo verso la presa in carico delle pesanti ricadute negative sulle cooperative sociali e culturali del blocco delle attività determinato dall'emergenza. Auspichiamo l'estensione delle stesse misure agli altri Comuni della Città metropolitana e raccomandiamo il massimo coordinamento con le cooperative per la riprogrammazione delle attività", conclude l'Alleanza delle cooperative Italiane. (Vor/ Dire)

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