Smettete di viaggiare con Tper
Gentile redazione vi scrivo per raccontarvi di un episodio accaduto personalmente pochissime ore fa. Mi trovavo in via De Caracci in Casalecchio per un colloquio di lavoro e, al termine di questo, aspettavo l’autobus 21 per tornare a casa. Erano le 14 e 50 circa e in zona, un fantastico quartiere silenzioso e immerso nel verde, l’unico tabacchino sulla via era chiuso ( avrebbe aperto solo alle 15) e non c’era altra possibilità di acquistare un biglietto. Nel portafoglio con me avevo solo due banconote da 20 euro e nessuna moneta così arrivato il bus ( ho preso quello precedente in ritardo) sono salito. Più o meno intorno a Collegio di Spagna sono saliti i controllori in borghese: inizialmente cerco di spiegare le mie ragioni ma il signore non voleva saperne e chiedeva insistemente il mio documento per farmi il verbale e così ho deciso di non mostrarglielo. A questo punto vengo accerchiato da altri tre o quattro controllori, uomini e donne, e il tono del mio interlocutore, già prepotentemente poliziesco, inizia a farsi minaccioso e davvero sgradevole: << o mi dai il documento o chiamo la polizia, sono un pubblico ufficiale e posso denunciarti per intralcio al pubblico servizio ( o una cosa del genere).>> e poi, cercando di spiegare come in altre città è possibile effettuare il biglietto sul mezzo, << non mi interessa, a Bologna funziona così.>>. Al che scendiamo in piazza Malpighi ( mi hanno “scortato” a terra come fossi un criminale) e con il sottofondo delle mie proteste mi hanno fatto la multa. Mi dirigo velocemente verso l’ufficio Tper fra via Marconi e via Lame per pagare la multa e farmi spiegare come funziona il ricorso. Qui la beffa: l’operatrice, quest’ultima invece molto gentile e simpatica, mi spiega che se voglio compilare uno scritto difensivo non devo pagare, anzi, i tempi di risposta da parte dell’azienda sono, all’incirca, di trenta giorni il che significa che i cinque giorni per pagare la sanzione in misura ridotta decadono e quindi, in sostanza, dovrò pagare la multa “piena” per un importo pari a 87 euro più costo biglietto “ evaso”. Credo che tutto questo abbia un nome, anzi, due: “ingiustizia” e “dis-servizio”. In altre città italiane è possibile effettuare il biglietto in vettura o, addirittura come succede a Milano, tramite un semplice SMS. Perchè questo non succede a Bologna? Consideriamo anche il fatto che parecchi esercenti del centro, non so per quale motivo, non vendono più i biglietti e le macchinette in vettura non danno resto. Inoltre, se il ricorso è a tutela del cittadino, perché quest’ultimo infine, dopo un ricorso “farlocco” e inutile,si ritrova a pagare a prezzo pieno la multa? ( una delle più alte in Italia). Per di più i controllori ( non tutti) si atteggiano come forze dell’ordine e trattano gli utenti senza biglietto come criminali. Spiegando l’accaduto alla gentile operatrice dell’ufficio lei mi risponde con un secco; “non dovevi prendere l’autobus”; é questo il comportamento che deve assumere un’azienda a totale partecipazione pubblica? Il pubblico esiste per assistere i cittadini o per derubarlo con comportamente non professionali e servizi scadenti? Da oggi mi impegnerò a boicottare l’azienda e disincentivare altre persone a prendere i bus.. oppure a viaggiare senza biglietto!
REPLICA DI TPER
Gent.le Redazione,
Non comprendiamo le rimostranze del signore che, per sua stessa ammissione, aveva fruito del bus senza il biglietto e senza le monete per acquistarlo a bordo. La sanzione elevatagli dal personale di verifica è pertanto regolare e legittima secondo quanto previsto dalla legge regionale sui trasporti pubblici che peraltro regola anche le disposizioni su ricorsi, termini, importi e modalità, a cui Tper è tenuta ad attenersi, come ogni altra azienda emiliano-romagnola del settore.
Le tesi del reclamante non sono, quindi, condivisibili in quanto non rispondenti alle regole vigenti; in particolare la pretesa di pagare il servizio con una banconota di medio taglio è modalità non consentita per acquisti di biglietti dal conducente o, come nel servizio urbano di Bologna, tramite emettitrici automatiche.
Tper sta lavorando a progetti che consentano soluzioni di pagamento elettronico con l’utilizzo di tecnologie contactless integrabili con il sistema regionale MiMuovo e con la validazione ad ogni accesso. Nel contempo, va considerato che il servizio di bigliettazione a bordo con monete attivo nella nostra città è soluzione non sempre presente in altri contesti e che, oltre a questa modalità d'acquisto, esiste nel territorio metropolitano bolognese una rete di oltre 1200 rivendite autorizzate di titoli di viaggio Tper (edicole, bar, tabaccherie, ipermercati) presso cui è possibile approvvigionarsi, con previdente anticipo, di biglietti o citypass da conservare comodamente in tasca per esigenze occasionali di utilizzo del bus.
Per tutto questo, riteniamo che le argomentazioni addotte dal passeggero non siano sostenibili e vadano in direzione opposta rispetto alle tante persone, sempre più numerose, che accedono correttamente ai servizi Tper, provvisti di biglietti e abbonamenti, nell'ambito di note e consolidate norme di utilizzo dei trasporti pubblici.
Tper SpA