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Raccolta fondi Fiab, mix di solidarietà e amore per la natura

La Federazione italiana amici della bicicletta lancia un progetto per realizzare ciclo-percorsi nelle zone terremotate. Bologna con oltre 20 km di ciclabile ogni 100 è la città più dotata dopo Modena

Un’idea che fonde la passione per l’ambiente (e le due ruote) alla solidarietà. In estrema sintesi è questo “Biciclette a fiumi”, l’iniziativa lanciata dalla Fiab onlus per sostenere le popolazioni emiliane che sono state colpite dal terremoto l’anno scorso.

Nonostante la reazione energica ed efficiente alla calamità dimostrata dagli emiliani, infatti, in totale i danni stimati superano i 13, 2 miliardi di euro, di questi 11, 5 riguardano la sola regione Emilia Romagna. Se pure la fase calda dell’emergenza è passata, non ci si può dimenticare delle difficoltà che ancora il territorio si trova a fronteggiare e se il supporto viene da una prospettiva verde per un obiettivo verde non può che essere decisamente una bella notizia.

È precisamente il caso del progetto della Federazione italiana amici della bicicletta, la Fiab onlus, che lancia una raccolta fondi per contribuire a realizzare piste e percorsi ciclabili, nell’intento di favorire la mobilità quotidiana in bicicletta e rilanciare le comunità locali, magari a partire dal ciclo-turismo. Chiunque può aderire, semplicemente facendo una donazione, anche piccolissima, fino a giugno 2014 (tutte le specifiche sulla pagina Fiab) e la Onlus ha anche ideato una sottoscrizione a premi (1 euro a biglietto), che vedrà l’estrazione in novembre.

L’obiettivo del progetto “Biciclette a fiumi” è proprio quello di creare una rete dedicata alle due ruote a pedali, che colleghi le principali città d’arte della Pianura Padana, inserendo anche questa zona nel circuito dei percorsi di EuroVelo, ovvero il gruppo di itinerari ciclistici nati dalla fusione di tratti nazionali di vie ciclabili preesistenti, che attraversano tutta l’Europa e hanno il duplice scopo di favorire il transito di turisti in tutta l’Unione e di valorizzare localmente la via ciclabile come soluzione contro il traffico motorizzato.

“Ci siamo impegnati - ha raccontato, spiegando l’iniziativa, il direttore della Fiab Bepo Merlin -  a raccogliere almeno un milione di euro per il completamento dell’opera. Naturalmente per raggiungere questo obiettivo sono stati coinvolti Enti pubblici, alcune banche e alcune grosse aziende emiliane”. Ma non bisogna dimenticare l’importanza dei piccoli sforzi di ciascuno che, tutti assieme, possono fare la differenza: “La raccolta fondi dovrà essere svolta con ogni mezzo lecito possibile tuttavia, mi permetto di suggerire - ha infatti sottolineato Merlin - di seguire il principio ‘meglio 1 euro da 1.000.000 di persone che 500.000 da due persone’”.

Il Rapporto Mobilità 2013 per l’Emilia Romagna registra intanto una situazione positiva per le piste ciclabili: nelle aree urbane della regione c’è stato un notevole incremento dei km dedicati ai ciclisti, passando dai 419 km del 2000 ai 1.408 del 2011. Tale crescita, progressiva e costante nel tempo, ha fatto registrare incrementi medi di circa 90 km anno di rete ciclabile nei comuni considerati.

Bologna, nello specifico, è la seconda città (dopo Modena) della regione più dotata di piste ciclabili, con oltre 20 km di ciclabile ogni 100 km di rete viaria.

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