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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Turismo post emeregnza Covid. Alberghi, campeggi, residence e resort: ecco come vivremo l'estate

Tutte le indicazioni da adottare dal 18 maggio per turisti e personale nelle strutture ricettive, alberghi, campeggi, villaggi turistici e resort

L’Emilia-Romagna è pronta per accogliere, il 18 maggio, i turisti in sicurezza dopo il lockdown causato dall’emergenza coronavirus.

Sono state condivise questa mattina, in un incontro tra Regione, associazioni di categoria, sindacati e rappresentanti degli enti locali, le linee guida per le strutture ricettive. Due documenti - uno per alberghi e residenze turistico-alberghiere, l’altro per campeggi, villaggi turistici e marina resort – con tutte le indicazioni utili per assicurare agli ospiti e al personale che lavora nel settore, un soggiorno sereno e senza rischi.

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“Un grande impegno per un lavoro di squadra inedito, svolto in collaborazione con l’assessorato alla salute e la Direzione cura della persona, salute e welfare della Regione Emilia-Romagna- spiega l’assessore regionale a Turismo e Commercio, Andrea Corsini- che permetterà a tutti di poter soggiornare in Emilia-Romagna con regole certe e con la consapevolezza che la proverbiale ospitalità della nostra terra, in questa anomala stagione estiva 2020, saprà coniugare professionalità a sicurezza e salute. Abbiamo voluto questi tavoli di confronto, unici in Italia, con tutti gli attori del settore proprio per mettere a punto un sistema di garanzia contro il rischio Covid e poter ripartire con un’industria turistica che non ha eguali”.

Le nuove regole

Gli ospiti al loro arrivo dovranno trovare depliant informativi o cartelloni con le indicazioni, in italiano e in inglese, del giusto comportamento da tenere per contenere il virus: dalle raccomandazioni sul mantenimento della distanza sociale e sul lavaggio frequente della mani, agli obblighi di restare al proprio domicilio in presenza di febbre (oltre 37.5°) o se si è stati a contatto con persone positive al Covid-19 nei 14 giorni precedenti all’arrivo, alla consapevolezza e l’accettazione di non poter restare nella struttura in caso di sintomi di influenza, insorgenza di febbre. Tutto questo va dichiarato tempestivamente, così come se si sta soggiornando con una persona che presenta sintomi di contagio.

Per quanto riguarda il distanziamento interpersonale di almeno un metro, va sempre garantito in tutte le fasi, dal check-in al check-out prevendendo anche modalità di prenotazione e pagamento online l’invio telematico delle informazioni necessarie per la registrazione prima dell’arrivo, l’indicazione in caso di registrazioni plurime di un capo-gruppo che tiene i contatti con la reception e, dove possibile, l’attivazione di  sistemi di virtual concierge, l’installazione di eventuali modalità di chiusura come la “reception glass”. Il tutto sempre per evitare code e assembramenti di ogni tipo, con la raccomandazione, quando sia difficile mantenere la distanza consigliata, di dotarsi di mascherine, guanti, schermature e ogni altra attrezzatura idonea allo scopo. Distanziamento che vale, ovviamente, anche per il personale della reception (previste anche schermature laterali tra le persone) e per tutti i lavoratori della struttura. Il mantenimento della distanza deve accompagnare gli ospiti in ogni momento del soggiorno, dalla consumazione dei pasti alla pulizia delle stanze – con facoltà di chiedere che il personale addetto alle pulizie non faccia ingresso in camera.

La capienza degli ascensori negli alberghi deve essere tale da consentire il rispetto della distanza interpersonale che può essere derogata in caso di persone che facciano parte dello stesso nucleo familiare o che condividano la camera.

Sono vietati happy hours, degustazioni, buffet e le consumazioni vanno fatte ai tavoli con menu preferibilmente digitali e su dispositivo del cliente o, in caso di menu cartacei, disinfettati dopo ogni uso.

Vietati gli intrattenimenti danzanti e gli eventi musicali di qualsiasi genere, con la sola eccezione di quelli esclusivamente di “ascolto” con postazioni sedute che garantiscano il distanziamento interpersonale, mentre per l’animazione dei bambini ci si dovrà rifare al protocollo regionale per i Centri estivi.

Sì agli sport individuali praticati sempre nel rispetto delle misure di distanziamento interpersonale, mentre per gli sport a coppie o in squadre valgono le indicazioni fornite dal ministero dello Sport e dalle federazioni per la pratica sportiva.  Per quanto riguarda le piscine e aree benessere bisogna far riferimento alle norme di sicurezza che saranno indicate per la riapertura di queste attività, altrimenti occorrerà inibirne l’accesso e l’utilizzo. Mentre per l’utilizzo delle spiagge private valgono le linee guida apposite per gli stabilimenti balneari.

Per quanto invece riguarda meeting, conferenze e riunioni, in attesa di apposita disciplina, nel protocollo per le strutture alberghiere vengono fornite indicazioni sull’accoglienza dei partecipanti, la loro registrazione, l’assegnazione di posti e le modalità di intervento per oratori e moderatori.

Infine, pulizia e disinfezione: devono essere messi a disposizione degli ospiti distributori di gel con una concentrazione di alcol al 60-85% per le mani, alle indicazioni puntuali per il personale che dovranno occuparsi dell’igiene di tutti gli oggetti toccati dai clienti e da loro stessi nel corso della giornata di lavoro.
Mascherine, guanti monouso e disinfettante per superfici dovrebbero essere disponibili, anche a pagamento, degli ospiti che ne facciano richiesta.

E in caso di ospite con sospetto Covid i protocolli forniscono indicazioni precise per la segnalazione alle autorità sanitarie, che deve essere tempestiva, e al trattamento della persona in attesa del parere sanitario e degli eventuali co-soggiornanti, fino alla disinfezione della stanza e allo smaltimento dei rifiuti in sicurezza. 

Trattamento ospite con sospetto Covid-19

Dopo la comunicazione alla direzione da parte del diretto interessato (da rendere telefonicamente o telematicamente) i responsabili della struttura devono informare tempestivamente l’autorità sanitaria o in caso di criticità respiratorie il 118 e collaborare con le autorità alla ricostruzione dei contatti stretti.
In attesa del parere sanitario dovranno fare indossare al cliente una mascherina chirurgica, ridurre al minimo i contatti con le altre persone, indirizzarlo alla propria stanza o a un ambiente isolato con la porta chiusa, garantendo un’adeguata ventilazione naturale, prevedere il servizio di consegna pasti o bevande davanti alla porta di ingresso della stanza o unità abitativa e il trattamento dei rifiuti tra i materiali infetti.

In caso di eventuali necessità improrogabili che comportino l’ingresso di personale nella stanza o unità abitativa, queste dovranno essere svolte da persone in buona salute, che utilizzino gli opportuni dispositivi di protezione individuale e che dovranno lavarsi accuratamente le mani dopo il contatto con la persona.

Presso le reception dovrebbero essere disponibili un kit da utilizzare per coloro che presentano sintomi da Covid-19 o per coloro che si prendono cura di una persona affetta, composta da mascherine chirurgiche per il malato e di tipo FFP2 per chi presta assistenza; protezione facciale; guanti (usa e getta); grembiule protettivo (usa e getta); tuta a maniche lunghe a tutta lunghezza; disinfettante / salviette germicide per la pulizia delle superfici e dei tessuti; sacchetto monouso per rifiuti a rischio biologico.

Istruzioni anche per la pulizia e la sanificazione della stanza con un protocollo predisposto dal Servizio regionale Prevenzione collettiva e Sanità pubblica e della eventuale biancheria utilizzata che dovrà essere sottoposta a un ciclo di lavaggio con acqua calda a 90° C e detergente oppure con candeggina o prodotti a base di ipoclorito di sodio.

Se la persona che presenta i sintomi è invece un dipendente o un collaboratore, al momento in servizio, dovrà interrompere immediatamente l’attività lavorativa comunicandolo alla direzione aziendale. Il dipendente è tenuto a rientrare al proprio domicilio adottando le necessarie precauzioni e prendere contatto con il proprio medico di medicina generale; la direzione aziendale provvede tempestivamente ad informare il medico competente. Qualora il dipendente sia domiciliato presso la struttura ricettiva, al fine di ridurre al minimo il rischio di contagio, nell’attesa dell’arrivo dei sanitari, dovranno essere adottate le misure indicate in riferimento agli ospiti. È consigliabile pertanto che i dipendenti domiciliati presso la struttura ricettiva siano alloggiati in camere singole poiché se uno di loro si ammala di Covid tutti coloro che hanno dormito nella stessa stanza dovranno essere posti in isolamento domiciliare e allontanati dal lavoro.
Se un dipendente o un collaboratore comunica da casa di avere dei sintomi, o sospetta infezione da Coronavirus, dovrà rimanere a casa e cercare subito assistenza medica. In caso di diagnosi di Covid-
19 il lavoratore seguirà le istruzioni ricevute dal personale medico, incluso l'isolamento in casa fino a guarigione virologica accertata.

Aree destinate a riunioni, conferenze e meeting

Occorrerà attenersi alla specifica disciplina in materia di misure anti-covid che sarà emanata per il riavvio di tali tipologie di attività e agli eventuali contingentamenti o indici di affollamento in base alla capienza della sala eventualmente disposti per evitare assembramenti e minimizzare il rischio di contagio, oltre alle opportune misure per assicurare il distanziamento ed evitare assembramenti. Il protocollo per le strutture alberghiere fornisce alcune prime indicazioni.

All’interno delle aree destinate a riunioni, conferenze e meeting, come negli altri ambienti comuni, è sempre obbligatorio rispettare la distanza interpersonale (almeno un metro tra una persona ed un’altra o la distanza più ampia definita dalle specifiche disposizioni); la distanza interpersonale dovrà essere rispettata anche durante l’accesso e il deflusso. Da valutare la possibilità di accessi differenziati per entrata ed uscita e l’opportunità di ingressi contingentati e/o scaglionati in relazione al numero di partecipanti; per agevolare il rispetto della distanza, si suggerisce di affiggere dei cartelli informativi e/o di delimitare gli spazi (ad esempio, con adesivi da attaccare sul pavimento, paline, nastri segna percorso, etc.); si promuove la registrazione online dei partecipanti, per evitare assembramenti o il formarsi di code in fase di registrazione; ad ogni partecipante sarà assegnato un posto fisso numerato, da utilizzare per tutta la durata dell’evento; occorre evitare l’uso di appendiabiti comuni. Il servizio guardaroba viene fornito solo se è possibile evitare il contatto tra gli oggetti dei diversi ospiti (ad esempio, mantenendo adeguate distanze o utilizzando copri abito monouso e buste portaombrelli monouso); anche se è probabile che il personale e gli ospiti abbiano già familiarità con le misure di prevenzione igienico sanitaria, è opportuno rammentarne i contenuti, affiggendo l’apposito cartello all’interno delle sale.

Occorre mettere a disposizione del personale e degli ospiti gel alcolico con concentrazione di alcol tra 60-85% per l’igiene delle mani; il podio sarà posizionato una distanza di almeno due metri da qualsiasi altra persona sul palco e dalla prima fila, in modo da permettere di effettuare la presentazione senza mascherina; i moderatori seduti al tavolo dovranno mantenere la distanza minima di un metro tra uno e l’altro, per poter permettere loro di intervenire senza indossare la mascherina; si raccomanda di evitare l’uso promiscuo di microfoni mobili, mouse, tastiere, schermi touch, telecomandi … e dove questo non sia possibile, è necessaria la pulizia con disinfettante tra un uso e l’altro; gli ambienti dovranno essere arieggiati durante gli intervalli tra le sessioni di lavoro e igienizzati dopo ogni evento.

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