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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Morto Helmut Haller: con lui il Bologna vinse lo scudetto nel '64

Grande perdita nel mondo del calcio: a 73 anni è scomparso Helmut Haller, calciatore tedesco "adotatto" da Bologna per 6 stagioni e 48 goal

Con lui il Bologna vinse lo scudetto nel 1964. Il mondo del calcio ha perso uno dei suoi campioni "più storici e rappresentativi": è morto ad Augusta (Germania), dove era nato 73 anni fa, Helmut Haller. Ex nazionale tedesco, in Italia indossò le maglie di Bologna e Juventus, con cui vinse tre scudetti tra gli anni Sessanta e Settanta.

LA MALATTIA E LE FRASI CELEBRI. Malato da tempo, nel 2006 era stato colpito da arresto cardiaco e non si era più ripreso. Talentuosa mezzala, Haller fece parte della prima generazione di tedeschi a giocare all'estero. A portarlo in Italia, nel 1962, fu proprio il Bologna di Fulvio Bernardini, con cui in sei stagioni collezionò 180 presenze e 48 gol, legando il suo nome in particolare allo scudetto del 1964, l'ultimo nella storia rossoblù. "Tu non chiama. Io vedo e ti da", diceva ai compagni che gli chiedevano la palla. Una frase che lo ha reso famoso, così come le giocate di classe, tanto che nel 1999 è stato eletto 'centrocampista tedesco del secolo'.

IL LUTTO DI GUARALDI -  Il Bologna partecipa commosso al dolore della famiglia di Helmut, Campione vero. "Con Haller se ne va un pezzo della nostra famiglia rossoblù. Sono molto addolorato per questa notizia appena appresa, conservo il ricordo di un grande campione protagonista dell'ultimo nostro scudetto -ha detto il Presidente Albano Guaraldi-, e di un grandissimo uomo che ha vissuto a Bologna una parte importante della sua carriera. Tutti i tifosi del Bologna, ed io per primo, ci stringiamo attorno ai suoi cari manifestando il nostro dolore per la perdita di un personaggio di sport così straordinario".

I TRE MONDIALI E L'AVVENTURA ITALIANA. Un riconoscimento al suo talento, che lo portò a disputare ben tre Mondiali: in Cile nel 1962, in Inghilterra nel '66' - segnò il provvisorio vantaggio nella finale poi vinta dai padroni di casa e alla fine si porto via il pallone, per restituirlo solo 30 anni dopo - e in Messico nel 1970, quando fu sconfitto in semifinale da quella che ormai era diventata la 'sua' Italia. Proprio in Italia, infatti, Haller disputò gran parte della sua carriera. Prima con la maglia del Bologna, appunto, che questa sera piange "la perdita - afferma il presidente Albano Guaraldi - di uno straordinario personaggio di sport". Poi con quella della Juventus. Arrivò sotto la Mole nel 1968, grassottello e appagato, ma Heriberto Herrera lo restituì alla più invidiabile delle condizioni fisiche. Grande protagonista dello scudetto 1971-1972, agli ordini di Vycpalek, si ripete l'anno successivo, trascinando al bis una squadra giovanissima. Genio e sregolatezza, a Torino è ricordato anche per le sue scappatelle. Celebre quella del marzo 1972: alla vigilia di un derby disobbedì al suo allenatore cecoslovacco, che lo sorprese al night con una coppa di champagne in mano. Il tedesco fu messo fuori rosa e il Torino ringraziò, dal momento che vinse 2-1. Lasciò l'Italia nel 1973, per tornare ad indossare la maglia della sua città, Augusta, e chiuse la carriera agonistica nel 1979. "Con Haller se ne va un pezzo della nostra famiglia rossoblù - sono le parole di Guaraldi -. Sono molto addolorato per questa notizia, conservo il ricordo di un grande campione protagonista dell'ultimo nostro scudetto e di un grandissimo uomo che ha vissuto a Bologna una parte importante della sua carriera. Tutti i tifosi del Bologna, ed io per primo, ci stringiamo attorno ai suoi cari". Haller aveva tre figli e tre mogli, l'ultima - di origine cubana - sposata nel 2003. Tra loro divenne famosa in Italia la signora Waltraud: aveva indubbie capacità di procuratrice e una speciale verve nell'insultare i giornalisti che non magnificavano abbastanza il marito, peraltro spesso a sua volta vittima delle sue ire dopo ogni uscita fuori programma.

L'ADDIO DEL BOLOGNA - Il Bologna e il mondo del calcio perdono uno dei loro Campioni più storici e rappresentativi: all'età di 73 anni si è spento Helmut Haller, ritenuto a ragione fra i calciatori stranieri di maggior valore e prestigio della storia rossoblù. "Talentuosa mezzala bavarese da 180 presenze e 48 reti in serie A con il Bologna, ha vestito la nostra divisa dal 1962 al 1968 contribuendo -spiega il club rossoblu sul proprio sito-, coi suoi dribbling irresistibili, il suo genio innato, il suo grande fiuto del gol, il suo carisma alla conquista del titolo tricolore con Fulvio Bernardini allenatore, nel giugno 1964, e divenendo una delle icone senza tempo del mondo rossoblù. Si tratta di un pezzo fra i più pregiati del Bfc che ora ci lascia".
 
 
 

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