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Calcioscommesse, squalifica Beppe Signori: 'Con me non sono stati imparziali'

Amarezza e delusione nell'ex rossoblu per la sentenza del Tans, accusa: 'Sentenza sportiva tanto dura quanto ingiusta, nonostante io non sia più tornato alla 'ribalta'.

Espulso Beppe Signori dal mondo del Calcio, come stabilito il Tnas rifiutando il ricorso del calciatore coinvolto nell'affaire calcioscommesse,

Ad accogliere la notizie è un Signori molto amareggiato e deluso, che parla di combutta ai suoi danni dicendo: "Non sono stato giudicato in modo imparziale e questo mi irrita".

. "Provo delusione - dice l'ex rossoblu  - per il fatto di aver avuto una sentenza sportiva tanto dura quanto ingiusta, nonostante io non sia più tornato alla 'ribalta'. Nessuno dei pentiti mi ha indicato quale uomo chiave, capo dei capi, partecipe, presente, leader indiscusso in qualsivoglia malaffare...".

In una lunga nota all'ANSA dell'agenzia investigativa Eaglekeeper, che lo ha assistito dall'inizio della vicenda, l'ex calciatore torna sulle accuse contro di lui: "Non metto in discussione - spiega - che il mio comportamento andasse censurato per aver accettato quell'invito ed aver partecipato a quell'incontro"(il 15 marzo 2011 a Bologna nello studio dei commercialisti Bruni e Giannone, ndr). "Ma certo è che andava attribuita la giusta responsabilità ed il giusto valore alla pena".

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