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1° gennaio 2014: un unico grande ente per i servizi sociali di Bologna

I servizi sociali della città saranno riuniti in una 'Asp' unica, con circa 500 dipendenti, che comprende le aziende per i servizi alla persona Poveri Vergognosi e Giovanni XXIII

Dal 1° gennaio i servizi sociali della città si riuniranno in un unico grande ente: è la Asp unica, con circa 500 dipendenti, che comprenderà le aziende per i servizi alla persona Poveri Vergognosi e Giovanni XXIII.

Il consiglio comunale ha approvato ieri la delibera, votata da Pd, Sel e Centro democratico, 10 voti contrari (Pdl, Lega  nord,  M5S,  GMisto),  un  astenuto  (Bo2016),  un  non votante (Pdl, Castaldini). Della delibera è stata successivamente approvata l'immediata esecutività  con   20  voti  favorevoli (Sindaco, Pd, Amelia per Bo, Centro dem,  Bo2016),  10  voti  contrari  (Pdl,  Lega  nord, M5S, GMisto), nessun astenuto, un non votante (Pdl, Castaldini).

Un patrimonio di circa 150 milioni di euro, un direttore generale scelto con bando, un amministratore unico, invece del CDA e un comitato scientifico.

ASP, AZIENDA PUBBLICA SERVIZI ALLA PERSONA. Produttori ed erogatori di servizi socio-sanitari, si caratterizzano come aziende multiservizi dell’offerta pubblica di servizi che, con gli altri soggetti pubblici e privati, costituiscono la rete dei servizi territoriali.

Ai sensi della legge regionale 2/2003 le Asp sono aziende di diritto pubblico, dotate di personalità giuridica, di autonomia statutaria, gestionale, patrimoniale, contabile e finanziaria e non hanno fini di lucro. Si caratterizzano come aziende dei Comuni, singoli o associati in un ambito territoriale definito, distrettuale o subdistrettuale, nell'ambito di un sistema regolamentato e coordinato a livello regionale per garantire omogeneità di accesso e di qualità dei servizi a tutti i cittadini dell´Emilia-Romagna.

La Regione esercita, inoltre, funzioni di monitoraggio e di controllo generale sui risultati di gestione del sistema delle Aziende. Queste ultime, a tal fine, trasmettono annualmente alla Regione ed ai Comuni, singoli o associati, una relazione sull’andamento della gestione economica e finanziaria e sui risultati conseguiti, anche in riferimento agli obiettivi della programmazione regionale e locale.

Le Asp devono adottare un sistema di contabilità economico-patrimoniale in linea con quanto definito dallo schema tipo di Regolamento di contabilità approvato con DGR 12 marzo 2007 n. 279. La Regione Emilia-Romagna ha inoltre predisposto un manuale operativo, che tratta dei criteri di valutazione delle poste del Bilancio d’esercizio e si propone quale strumento teorico ed operativo propedeutico alla comprensione delle problematiche valutative che si presentano sia in ambito gestionale che in sede di redazione del bilancio d'esercizio (fonte: Regione E-R)

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