rotate-mobile
Giovedì, 28 Marzo 2024
Salute

Leishmaniosi: cos'è, come si trasmette, quali i sintomi

L'Area Dipartimentale di Sanità Pubblica Veterinaria dell'AUSL di Bologna ed Imola spiega la malattia, quali i rischi per gli animali, come si trasmette all'uomo e come prevenirla

Cosa è la Leishmaniosi, come si trasmette, quali sono i sintomi e i pericoli per l'uomo e il cane? Lo spiega dettagliatamente una nota a cura dell’Area Dipartimentale di Sanità Pubblica Veterinaria - Dipartimento di Sanità Pubblica - Aziende U.S.L. di Bologna ed Imola e dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Bologna.

La Leishmaniosi canina è una grave malattia del cane, con andamento generalmente cronico e che può anche portare a morte l’animale. E’ causata da un microscopico parassita, un protozoo denominato Leishmania infantum, che viene trasmesso tramite la puntura di piccoli insetti,  flebotomi o pappataci,  attivi nel periodo estivo che popolano da sempre le aree verdi della nostra Provincia, in particolare l’ambito collinare.

SINTOMI
La Leishmaniosi canina si evidenzia nei cani adulti, al di sopra dei 12 mesi di età, senza distinzione di sesso, taglia o razza, quasi sempre in forma generalizzata, causando dimagrimento progressivo e ingrossamento dei linfonodi, a cui possono aggiungersi manifestazioni a carico della pelle e delle mucose. La malattia può rimanere non visibile anche per anni.
Tutti i cani di proprietà che non vengono sottoposti a controllo sanitario possono diventare potenziali serbatoi della Leishmaniosi canina. Nella nostra Regione tutti i cani presenti nei canili vengono regolarmente sottoposti ai controlli per questa malattia.
A seguito di diagnosi di Leishmaniosi canina, il Veterinario provvederà ad informare l’AUSL competente. Tale segnalazione non comporta alcun provvedimento nei confronti del cane e del proprietario, ma risulta preziosa al fine di individuare le aree a rischio per gli animali e per l’uomo e per mettere a punto le più idonee strategie per la sua prevenzione.

TERAPIA
La Leishmaniosi canina è una malattia cronica e permanente, ciò significa che una volta contratta l'animale non può guarire definitivamente. Il tuo Veterinario saprà tuttavia consigliare la terapia più idonea per tenere sotto controllo i sintomi e consentire al cane una vita normale.

PERICOLOSA PER L’UOMO
La convivenza ed il contatto fisico con un cane ammalato non costituiscono un pericolo di trasmissione all'uomo della Leishmaniosi canina. L'uomo rappresenta un ospite occasionale e può infettarsi solo attraverso la puntura dell'insetto. 

CONTROLLI AL CANE ANCHE SE STA BENE
E’ opportuno, perché frequentemente gli animali infetti non presentano sintomi. Sarà sufficiente un controllo del sangue annuale all’inizio della primavera, da febbraio ad aprile. In caso di esito favorevole, il Veterinario saprà consigliarti i prodotti più idonei per la prevenzione.

Nell’eventualità in cui venga accertata la Leishmaniosi canina, la diagnosi precoce permetterà di ottenere i migliori risultati terapeutici e di limitare la diffusione della malattia.

PREVENZIONE
A casa: evitare il contatto con l’insetto vettore attraverso queste tre azioni: mantenere pulite le aree esterne da raccolte di foglie, sfalci di erba e immondizie dove il flebotomo trova riparo; ricoverare il proprio cane al chiuso nelle ore notturne, ricordando che le comuni zanzariere non sono efficaci nei confronti dei flebotomi; utilizzare antiparassitari a effetto repellente ed insetticida da applicare ai cani, sia sani che ammalati, nel periodo di trasmissione della malattia, che va da maggio a ottobre. 
Dal 2012 è disponibile un vaccino, utile per potenziare la resistenza dei cani nei confronti della malattia: va utilizzato in associazione alle altre misure di protezione e sotto stretto controllo del Veterinario.

In vacanza in aree a rischio: prima di partire vai dal tuo Veterinario, ti proporrà il trattamento preventivo cui sottoporre il tuo cane durante la vacanza; al ritorno è consigliabile un ulteriore controllo.



 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Leishmaniosi: cos'è, come si trasmette, quali i sintomi

BolognaToday è in caricamento