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Salute

Osteoporosi, "malattia silenziosa": il medico spiega come diagnosticarla

L'endocrinologa Eller Vainicher spiega in cosa consiste e come si manifesta: "Spesso la sua prima manifestazione è una frattura. In moltissimi casi non dà sintomi e non viene riconosciuta, quindi la diagnosi di osteoporosi è spesso tardiva"

Colpisce 8 italiani su 100, 1 donna su 3 (la menopausa aumenta di 4 volte il rischio), ma anche 1 uomo su 5. E  2 persone su 3 non sanno di averla. Stiamo parlando della malattia “silenziosa”, dell'osteoporosi, una malattia caratterizzata da un deterioramento della quantità e della qualità dell’osso. Da tempo, per prevenirla, esiste una densitometria ossea computerizzata: "La MOC è importante perché fornisce una valutazione della massa ossea, che a sua volta è correlata al rischio di frattura", spiega la dottoressa Eller Vainicher, endocrinologa del Centro Medico Santagostino di Bologna - Al diminuire della massa ossea, infatti, segue un incremento del rischio di frattura".

"Si tratta di una malattia subdola - continua la dottoressa Cristina Eller Vainicherche non si manifesta con sintomi specifici, e spesso la sua prima manifestazione è una frattura. In moltissimi casi non dà sintomi e non viene riconosciuta, quindi la diagnosi di osteoporosi è spesso tardiva".

Quali sono le prime avvisaglie?

"Aver avuto qualche frattura per un piccolo trauma o una banale caduta e aver perso più di 5 centimetri di altezza rispetto a quando si avevano 25 anni". 

Come è possibile diagnosticarla?

"L’unico mezzo per diagnosticarla è la densitometria o mineralometria ossea computerizzata, la MOC. La MOC si avvale di una tecnica a raggi X che consente di misurare la quantità di minerale presente in determinate parti dello scheletro (colonna lombare, parte alta del femore, polso), che sono particolarmente indicative per la presenza di osteoporosi. Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità suggeriscono un controllo periodico per la diagnosi precoce dell’osteoporosi e un suo trattamento tempestivo".

E' una malattia ereditaria? 

"Sì, c'è una componente ereditaria. Se si hanno in famiglia casi di osteoporosi  o persone che hanno avuto una frattura di femore per un piccolo trauma o una banale caduta si rientra nelle categorie a rischio, quindi è consigliabile un controllo". 

In cosa consiste esattamente l'esame?

"L'esame dura pochi minuti, si tratta di una specie di radiografia:  Il paziente viene fatto sdraiare su un lettino, dove lo strumento di emissione dei raggi X, situato sotto il materassino, è accoppiato a un braccio mobile che contiene il rilevatore dei raggi e che scorre sopra il corpo del paziente, senza mai nemmeno toccarlo, e senza provocare nessun dolore o fastidio".

"L’obiettivo di qualsiasi terapia per l’osteoporosi è la prevenzione delle fratture - conclude Vainicher - Nella maggior parte dei pazienti, se la MOC evidenzia una riduzione modesta della massa ossea, è sufficiente una semplice integrazione di calcio e vitamina D, anche con una dieta mirata per l'osteoporosi, e una buona attività fisica, sempre da decidere con il medico sulla base dell’età e della situazione clinica. Se invece il paziente ha già avuto una frattura da osteoporosi o presenta altri fattori di rischio (per esempio utilizza cortisone) è necessario associare una terapia farmacologica, ovviamente dopo aver escluso le cause di osteoporosi secondaria che richiedono una terapia mirata".

Questa tecnologia è diffusa? Sia nel pubblico che nel privato?

"Sì, è diffusa anche nel pubblico, dove però c'è sempre il problema delle liste d'attesa. Al nostro poliambulatorio di via Massarenti abbiamo ora l'accesso all'esame al costo di cinquanta euro con referto disponibile il giorno dopo l'esame: Chiaramente La prescrizione medica è necessaria e deve essere precisata la zona di esecuzione (per esempio lombare, femorale, anca)".


 

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