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Sabato, 20 Aprile 2024
Salute

Prova costume, ansia per 7 bolognesi su 10: ecco i consigli per superarla

Per il 72% dei bolognesi l'avvicinarsi della prova costume significa un aumento di stress e preoccupazioni a causa della propria forma fisica: ecco come la affronteremo

Bologna città del cibo, boom dello street-food e locali in ogni angolo dove fare aperitivi e godere di mille leccornie per ogni momento del giorno e voglie della notte. Ma arriva la resa dei conti. Arriva la prova costume.

Dieta, palestra e personal trainer prendono il posto di pinne, fucile ed occhiali. Per il 72% dei bolognesi l’avvicinarsi della prova costume significa un aumento di stress e preoccupazioni a causa della propria forma fisica. Lo psichiatra Michele Cucchi, responsabile dell'area Mente e  Cervello del Centro Medico Santagostino di Bologna, rivela come non farsi abbattere dall’ansia e vincere la dura sfida con specchio e bilancia.

Sole, spiagge e mare alle porte. Come ogni anno arriva puntuale, con l’avvicinarsi delle vacanze estive, anche la temutissima prova costume. Oltre 7 bolognesi su 10 sono convinti di essere fuori forma ed è così che la prova costume diventa preoccupazione di molte persone. Come vivono questa attesa i vacanzieri felsinei che affolleranno i litorali del Belpaese? Il 46% dei soggetti la vive con molta ansia e stress, il 27% si dichiara rassegnato mentre solo il 17% non sente alcuna pressione e aspetta la prima uscita al mare tranquillo e sereno.

E allora, per ottenere l’obbiettivo prefissato, i bolognesi si divideranno tra attività fisica (52%), dieta (41%) e consigli degli esperti nutrizionisti (35%). I risultati però latitano: il 45% dei monitorati non riesce ad unire dieta e attività fisica, mentre il 21% non riesce a rispettare la dieta stabilita. È quanto emerge da un’indagine promossa da Found!, condotta su circa 800 bolognesi, uomini e donne di età compresa tra i 18 e i 60 anni, realizzato con metodologia WOA (Web Opinion Analysis) attraverso un monitoraggio online sui principali social network, blog, forum e community dedicate, per scoprire quale rapporto hanno gli abitanti di Bologna con la temutissima prova costume.

Secondo lo psichiatra Michele Cucchi, responsabile dell'area Mente e Cervello del Centro Medico Santagostino di Bologna: “La prova costume è un tormentone in questo periodo e, almeno per qualche secondo, attraversa i pensieri di tutti. Per molti rimane un pensiero passeggero, per altri c’è il rischio invece che diventi motivo di forte disagio, una rimuginazione su cui la mente s’inceppa, una potenziale causa d’intensa ansia. Talvolta la preoccupazione per la propria immagine corporea può diventare una vera e propria malattia. A tutti piacerebbe essere perfettamente in forma, questo desiderio lo potremmo definire sano, la parte più complicata sta nell’accettare le proprie imperfezioni. La nostra società si basa molto sull'apparenza, l'estetica è un biglietto da visita della persona anche a livello psicologico. Sarebbe bello però che la prova costume fosse un tramite per prendersi cura del nostro corpo in modo sano, rispettandolo e non stressandolo”.

Ma per i bolognesi quella della prova costume è una costante? Per il 30% è un’abitudine che si ripete ogni anno, per il 42% invece non sempre è necessaria e varia in base alla personale forma fisica. Un 15% vorrebbe prepararsi ogni anno, ma spesso impegni personali e lavorativi glielo impediscono, per il 18% è la prima volta. “Perdere peso non è un affare facile – conclude Michele Cucchi – e di certo non è tutto risolvibile in uno schema alimentare o in un periodo in un luogo di contenimento che alimenta in modo ridotto forzatamente. Ci sono 4 aspetti fondamentali, che potrei definire i pilastri dell’alimentazione: la conoscenza, ovvero la cultura del mangiare bene, l’organizzazione della settimana alimentare che va vista come un progetto, come si cucina e come si sta a tavola e il rapporto tra il cibo e le emozioni, ovvero il mangiare emotivamente”.

Ma perché i bolognesi vogliono arrivare pronti alla prova costume? Il 75% desidera sentirsi meglio con se stesso, mentre il 56% crede che un aspetto fisico migliore permetta di sentirsi più sicuri di sé insieme agli altri. Un numero minore, il 22%, si prepara per abitudine, come una sorta di rituale, mentre il 41% lo fa per combattere le proprie insicurezze. Il 40% vuole essere al meglio della forma per evitare le critiche degli altri, mentre un 18% lo fa perché spera di incontrare l’anima gemella.

“In molti non troveranno l’equilibrio con il proprio corpo – prosegue il dott. Cucchi – C’è chi svilupperà una specie di ossessione per la palestra, il cibo e la linea, dimagrendo senza però riuscire a essere felice del risultato, e chi, pur non riuscendo per costanza a ottenere risultati, sarà profondamente in tensione e ansia per il giudizio degli altri. Questo problema è ancora più forte nel nostro Paese, la patria della moda: gli italiani hanno un innato senso del gusto e dell'estetica e per questo sono molto più attenti al proprio aspetto. I soggetti che riusciranno ad affrontare meglio la prova costume sono quelli che posseggono un elevato livello di autostima, un'indole poco rivolta al perfezionismo, con basse aspettative di apparire in qualche modo speciali”.

Come pensano di arrivare i felsinei a questo appuntamento? Se il 46% dei soggetti vive con molta ansia e stress l’avvicinarsi della prova costume, il 27% si dichiara rassegnato mentre solo il 17% non sente alcuna pressione e aspetta la prima uscita al mare tranquillo e sereno. Più bassa la percentuale di quelli che resteranno in bilico sino all’ultimo, il 19% dei bolognesi infatti non è sicuro di farcela. A confermare questi dati anche uno studio della Coldiretti, presentato nel 2013, dal quale emergeva che la prova costume era fallita per il 46% degli italiani, con il 47% che dichiarava di aver seguito una dieta, il 22% di non aver fatto nulla e con un 31% che dichiarava di essere già in forma.  

Qual è allora il modo migliore per essere pronti per il bagnasciuga?

  1. Il 52% si affida a un’attività fisica maggiore
  2. Il 41% pensa che una giusta alimentazione sia la soluzione ideale
  3. Per il 35% invece la scelta migliore consiste nell’affidarsi alle indicazioni e ai pareri di specialisti ed esperti.
  4. Il 17% pensa di dover seguire un corretto regime alimentare tutto l’anno
  5. Per il 15% un’attività fisica costante può bastare. Solo il 13% crede di poter ottenere i risultati migliori iniziando la dieta 2 mesi prima della prova costume, il 7% solo un mese prima.

Non sempre però il progetto “prova costume” va a buon fine: il 45% dei monitorati non riesce ad unire alla dieta una corretta attività fisica, con un 21% che dichiara di non riuscire nemmeno a rispettare la dieta stabilita. Il 26% per cercare di recuperare eccede nell’esercizio fisico, mentre il 33% stravolge eccessivamente il proprio regime alimentare. La maggioranza dei soggetti monitorati pensa che l’errore principale sia quello di iniziare la preparazione alla prova costume troppo tardi (56%), molti pensano infatti di non seguire il giusto regime alimentare tutto l’anno (36%) e di non fare costantemente il giusto esercizio fisico (30%). Infine il 20% pensa di sbagliare nel porsi obbiettivi troppo alti. Un altro errore comune ricorre nel 51% dei soggetti, che scelgono diete improvvisate fai da te senza la consulenza degli specialisti, interrogati solo nel 29% dei casi.

Per andare incontro alle esigenze di forma dei bolognesi esistono diversi corsi e seminari. Fra questi anche il "Santagostino Chef", organizzato dal Centro Medico Santagostino di Bologna in collaborazione con CIBO “The Culinary Institute of Bologna”, che si occupa anche di corsi di cucina che abbinano alta gastronomia, stile di vita sano e consigli di medici nutrizionisti per imparare a mangiare bene con il corpo e con la mente.

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