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Venerdì, 19 Aprile 2024
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A Dozza è nato “dutia”, albana secco firmato Branchini

Dal più autoctono dei vitigni italiani arriva un nuovo vino per la storica azienda situata a cavallo fra Romagna ed Emilia

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BolognaToday

L'Albana di Romagna DOCG compie 25 anni. Era infatti il 1987 quando il vino romagnolo ottenne, primo bianco a livello nazionale, la prestigiosa "G".

Per celebrare questa importante ricorrenza, ma anche per rendere omaggio a un territorio particolarmente vocato per la produzione di vini di qualità, la storica Azienda Branchini di Dozza, che da quattro generazioni è impegnata nella valorizzazione delle varietà locali e dei migliori modi per esprimerla, ha dato vita ad un Albana secco DOCG, chiamandolo con il nome antico della propria città: "Dutia". Un vino le cui uve, segno del destino, provengono da un vigneto aziendale di ben 25 anni, con rese bassissime.

La bottiglia è accompagnata da un'etichetta a soffietto, dotata anche di codice qr per la lettura attraverso smartphone e tablet, per fornire maggiori informazioni e soprattutto per "raccontare" il vino prima, durante e dopo averlo bevuto.

L'Albana "Dutia" alla vista si presenta di colore giallo paglierino carico, con riflessi dorati. Al naso si mostra intenso e fragrante, con evidenti sentori di frutta gialla matura (banana, ananas, pera e susina), rinfrescati da una delicata nota di erbe aromatiche, tra cui spicca l'aneto. Il tutto è reso ancor più fine da un leggero accenno minerale. Il palato ripropone le sensazioni avvertite al naso con maggiore incisività. Buono l'equilibrio fra la componente morbida e quella acida, che si alternano in bocca rendendola vivace e dinamica. Chiude asciutto, con finale piacevolmente amarognolo.

Un vino perfetto con pietanze di pesce, specialmente se crudo, oppure con ricette di verdure ripiene al forno. Ottimo anche con i formaggi semi-stagionati. E per i palati più curiosi: interessante è l'abbinamento con la cucina orientale.

Nel 1858 la famiglia Branchini inizia la propria attività agricola a Dozza. A cavallo fra Romagna ed Emilia l'azienda, che ha un'estensione di 85 ettari complessivi, ha potuto beneficiare delle positive influenze dei due territori. Influenze di storia, di cultura, di passione e soprattutto di vino.Il vino griffato Branchini prende vita interamente all'interno dell'azienda sfruttando appieno le più moderne tecniche agronomiche ed enologiche, per elevare ancora di più la già spiccata vocazione del territorio alla coltivazione della vite e ottenere prodotti che sappiano esprimere la più alta qualità per il consumatore

 

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