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Retino e secchiello? Stop ai giochi con gli animali in spiaggia: l'Enpa spiega perché

A disciplinare il reato è l'articolo 544 bis e ter del Codice Penale

Tutti gli esseri marini,  molluschi e  meduse comprese, sono protetti: catturarli è vietato, così come lo è prenderli, portarli a riva e ributtarli in acqua, così come discplinato dall'articolo 544 bis e ter del Codice Penale.

Perché non bisogna cattuarli o farci giocare i bambini? A spiegarlo è l'Enpa: 

  1. Prendere un granchio, una stella marina o qualsiasi altro animale del mare e metterli nel secchiello li condanna a morire. L’acqua contenuta nel secchiello raggiunge velocemente alte temperature, senza che i bimbi possano rendersene conto, e risulta fatale
  2. Per granchi, meduse e pesciolini i secchielli sono una vera tortura: lasciare che i bimbi li catturino e li tengano al sole, magari toccandoli con palette e rastrelli, fa loro del male
  3.  I bambini che rispettano gli animali sono adulti migliori: lo dimostra uno studio dell’Università di Cambridge, che sottolinea come l’amicizia con un animale sviluppi nel bambino il rispetto verso gli altri e la capacità di relazionarsi con il mondo in maniera equilibrata
  4. Gli animali del mare hanno splendide storie. Le meduse sono tra i più antichi animali al mondo, le orche riescono a nuotare anche dormendo, i polpi hanno il sangue blu e tre cuori: è decisamente meglio leggere un bel libro ad un bimbo, piuttosto che insegnargli a pescare col retino
  5. Esistono modi più divertenti ed educativi di giocare in mare: fare foto subacque, gareggiare a chi vede più pescioloni, scoprire i fondali con la maschera
  6.  Il mare e gli oceani coprono il 70% del pianeta e producono il 50% dell’ossigeno che respiriamo: rispettare il mare e i suoi abitanti è rispettare noi stessi e le persone che amiamo
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