Libri come evasione durante la pandemia. Chiara, scrittrice a 13 anni, premiata da Mattarella
La studentessa bolognese è stata insignita dal Presidente della Repubblica dell'Attestato d’onore di "Alfiere della Repubblica" perchè "nonostante la sua giovane età è in grado di mostrare che con la letteratura nessun luogo è irraggiungibile"
Si chiama Chiara Vecchi, ha 13enne anni, è di Monteveglio e nonostante la sua giovane età "è in grado di mostrare che con la letteratura nessun luogo è irraggiungibile". Questa la motivazione con la quale la studentessa bolognese è stata insignita dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dell'Attestato d’onore di "Alfiere della Repubblica".
Il riconoscimento è andato a 30 giovani che nel 2021 si sono distinti "per l'uso consapevole e virtuoso degli strumenti tecnologici e dei social network, anche in relazione ai problemi posti dalla pandemia". I casi scelti - spiega il Quirinale- "sono emblematici di comportamenti da incoraggiare, componendo un mosaico di virtù civiche espresse dai giovani durante questo lungo e difficile periodo".
Scrittura come evasione durante la pandemia
Chiara è stata premiata per l’impegno nella scrittura. E' infatti una giovanissima scrittrice, dal piccolo comune del bolognese dove vive cui immagina mondi lontani, sfogliando le pagine dei libri. È l’autrice del libro "A New York tutto può cambiare", una storia di amore e di amicizia, che aveva cominciato a scrivere già all’età di dieci anni.
La scrittura è stata per Chiara un’alleata per affrontare le restrizioni imposte dal periodo di pandemia, e proprio grazie all’ideazione dei suoi racconti ha potuto esprimersi e uscire dalla solitudine.
Negli scorsi anni, Chiara ha svolto attività di volontariato nella biblioteca di Monteveglio, leggendo favole ai più piccoli